qual'è il vostro rapporto con la religione?

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  1. Rosa****
     
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    cari reumamici leggendo una poesia che ora vi ripropongo mi sono chiesta quale fosse il vostro rapporto con la religione e se fosse cambiato con la malattia come nel mio caso..
    prima di ammalarmi era una cattolica praticante, dalla malattia in poi più volte me la sono presa con Dio, forse perchè è l'unico essere che non mi può mandare a quel paese x le mie lamentele?
    devo dire che questa poesia mi ha fatto riflettere


    perchè ti voglio bene
    Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato ed ho sperato che tu mi rivolgessi la parola,anche solo poche parole,chiedendomi la mia opinione o ringradiandomi x qualcosa di buono che ti era accaduto ieri, però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti x andare al lavoro.
    Ho continuato ad aspettare ancora mentre correvi in casa x vestirti e sistemarti, sapevo che avresti avuto del tempo anche solo x fermarti qualche minuto a dirmi “Ciao”, però eri troppo occupato.per questo ho acceso il cielo x te, l’ho riempito di colori e di canti d’uccelli per vedere se così mi ascoltavi però nemmeno di questo ti sei reso conto.
    Ti ho osservato mentre ti aggiungevi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno, con le molte cose che avevi da fare,suppongo tu sia stato troppo occupato x dirmi qualcosa.
    Al tuo rientro ho visto la stanchezza sul tuo viso e ho pensato di rinfrescarti un po’, facendo cadere una lieve pioggia, perché questa la portasse via, il mio era un dono, ma tu ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome.
    Desideravo che tu mi parlassi..c’era tanto tempo ho pensato.
    Dopo che hai acceso la tv, ti ho aspettato pazientemente mentre la guardavi.hai cenato ed immerso nel tuo mondo ti sei nuovamente dimenticato di parlare con me
    Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo desiderio di silenzio e così ho fatto scendere il sole e al suo posto ho disteso una coperta di stelle ed al centro ho acceso una candela:era uno spettacolo bellissimo. Ma tu non ti sei accorto di nulla.
    Al momento di dormire, dopo aver augurato la buona notte alla famiglia, ti sei coricato e quasi immediatamente ti sei addormentato. Ho accompagnato i tuoi sogni con musica e dolci pensieri ed i miei angeli hanno vegliato su di te, ma non importa perché forse nemmeno ti rendi conto che io sono sempre li con te.
    Ho più pazienza di quanti t’immagini, mi piacerebbe pure insegnarti ad avere tu pazienza con gli altri
    Ti amo tanto che attendo ogni giorno una preghiera. I doni che ti ho dato oggi sono frutto del mio amore per te
    Bene ti sei svegliato di nuovo ed ancora una volta io sono qui ed aspetto, senza nient’altro che il mio amore per te, sperando che oggi tu possa dedicarmi un po’ del tuo tempo
    Tuo papà Dio
    che ne dite?
    Rosa


     
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  2. ILEANA
     
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    Cara Rosa io resto sempre dell'idea che la fede sia una grande ancora di salvataggio nei momenti più bui della nostra esistenza, la fede rappresenta la luce in fondo al tunnel.
    Avere fede significa sperare e la speranza è vita .
    CHi ha fede è convinto che le cose andranno meglio e questo infonde tanto coraggio.
    Poi sta ad ognuno di noi convincersi in ciò che è meglio credere.

    Ileana



     
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  3. Rosa****
     
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    ma mi domando crediamo relamente in quella luce o la vogliamo vedere a tutti i costi noi apunto x sperare in un momento migliore...
    se la luce e il nostro papà divino non dovremmo cercarlo sempre e non solo quando nel tunnel la luce è lontana?
     
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  4. chicca*
     
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    io ho un rapporto tutto mio con la fede...innanzitutto non credo nella chiesa così come è fatta...poi non credo nella resurrezione dei morti etc. e infine non credo che il nostro dio sia buono ma sia semplicemente fattore primo di tutto ma che ora sia indifferente...
    questo detto molto semplicicsticamente
     
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  5. whitecandy
     
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    Da anni sono nella comunità di comunione e liberazione e posso dire che senza Fede... la vita è davvero triste. La Fede Aiuta... soprattutto la preghiera di gruppo.
     
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  6. rosaria1956
     
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    Penso che il bisogno di credere in una Entità superiore, sia fisiologica nell'uomo, non ne possiamo fare a meno.
    Ed è così da secoli, è scritto nel nostro DNA, d'altra parte è davvero triste pensare che noi nasciamo, viviamo e poi moriamo e basta, allora a cosa siamo serviti se "finiamo" e quindi l'uomo ha sempre creduto che c'è dell'altro, che ora non possiamo vedere nè toccare ma c'è.
    Per quanto mi riguarda la Fede in Dio è una cosa intimissima che conservo dentro di me, che non mi piace esternare con riti o con altre manifestazioni plateali.
    Prego nel mio intimo e rivolgo il pensiero a Lui spesso, molto di più quando sono triste o angosciata o mi è capitato qualcosa di negativo, ringrazio con il cuore quando mi capita qualcosa di bello....ma non mi piacciono tutti quegli aspetti esteriori come andare a messa, non mi dà nessuna soddisfazione intima, mi distrae, mi sento molto più vicina a Lui quando prego dentro di me, la sera nel mio letto oppure quando gli rivolgo un pensiero di ringraziamento.
     
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  7. Cathbad
     
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    io credo in Dio;K per alcune mie esperienze so che c'è, so che guarda giù e scrolla la testa "ma guardali...ed io che volevo fossero buoni..."
    nn credo molto nei suoi rappresentanti terreni, sopratutto se carichi di oro e gioielli, ma credo nella comunità Cristiana, fatta di persone, che han la loro fede.
    mi fa male vedere quelle "sezioni politiche" del Cristoianesimo lottare tra loro...testimoni di Geova, battisti, mormoni...
    ma lo sanno che Dio è non di , ma per tutti?
    Cath
     
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  8. Maxmagnus
     
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    Io non sono credente.
    Giudico le religioni una cosa estremamente terrena e umana.
    Non credo in nessun entità superiore.
    Siamo figli del caso non sento il bisogno di darmi altre spiegazioni.
    Quando moriremo ritorneremo ad essere polvere verremo riciclati nell'ingranagio della natura.
    Le religioni sono un metodo utilizzato dagli uomini per dominare i più deboli.
    Grazie alle religioni si giustificano morti, guerre e sofferenze.

     
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  9. ILEANA
     
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    Aggiungo che di qualsiasi fede stiamo parlando ritengo debba trattarsi di un rapporto del tutto personale ed esclusivo con essa.
    Nessuno deve avere il diritto di giudicare o la pretesa di insegnare.
    Per me esiste un netto distinguo fra fede e chiesa, io non credo nella chiesa cristiana e nei suoi insegnamenti perchè la maggior parte dettati da convenienza e ipocrisia.

    Ileana
     
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  10. Rosa****
     
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    appunto molto spesso il comportamento dei suoi rappresentanti. le regole spesso anacronistiche che impongono, ci fanno perdere di vista la cosa più importante "Dio" e credo che la regione si esprimi attraverso il rispetto degli altri e avendo un comportamento improntato sulla correttezza, vivi e lascia vivere, magari aiutando gli altri (che riempe l'anima)
    Rosa
    ps se mi sentisse mia madre cattolica praticante mi ripudierebbe :rolleyes:
     
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  11. rosaria1956
     
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    .....è proprio questo che io vivo la mia "religiosità" in maniera così intima e personale, credo molto di più nel valore di comportarsi bene con il prossimo piuttosto che in quello di ascoltare una messa, magari spettegolando sulla vicina di casa.
     
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  12. Rosa****
     
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    infatti quadro classico, post messa le persone se ne tornano a casa on frasi tipo "hai visto a quella" o "hai notato quell'altro che ha fatto"
     
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    Mammalory, una cosa alla volta un giorno dopo l'altro. Direttrice Capa Assoluta SSF

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    Io credo, voglio credere, che un Dio esiste: che si chiami Dio o Maometto e qualche altra cosa, non ha importanza e mi capita di pregare da sola in casa oppure in una chiesa; non vado a messa se non per matrimoni o funerali e non mi piace l'esteriorità che viene richiesta; quello che mi riesce veramente difficile è capire come, in nome della fede, si possiano compiere genocidi come quelle che si leggono continuamente sui giornali o mutilazioni su bambine piccolissime che vengono praticate in certi paesi, ecco, in queste occasioni mi vengono tanti dubbi, se quello è il momento in cui si deve dimostrare di avere fede, e cioè, accettare quello che capita come una prova alla quale ci sottopone il nostro Dio, bè allora io sono una persona che non ha fede.

     
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  14. whitecandy
     
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    Vivere intimamente la religione significa privarsi di uno dei suoi punti di forza, lo spirito di comunità, cioè condividere la preghiera con il prossimo.
     
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  15. rosaria1956
     
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    credo che la Fede sia soprattutto "dentro" ognuno di noi e che debba essere vissuta così come la si sente.
    Recentemente sono stata in pellegrinaggio a Lourdes e devo dire che, sono rimasta delusa dal fatto che non ho "sentito" molto dentro di me a causa della gran confusione, mi sono commossa di più nel pregare da sola davanti alla grotta, mi ha dato un senso di gran pace e di serenità interiore, piuttosto che quando ho partecipato alle varie manifestazioni collettive (fiaccolata, messa solenne ecc. ecc.) che trovo sempre estremamente dispersive.
    Mi sono piuttosto commossa alla vista degli ammalati e mi sono sentita ancora più fortunata (lo sapete che ho sempre creduto di essere fortunata, ne abbiamo già lungamente parlato) e mi sono sentira davvero di ringraziare per avere solo quello che ho, e l'ho fatto in maniera del tutto discreta, in silenzio davanti alla grotta.
     
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31 replies since 4/10/2006, 14:37   2666 views
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