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rosaria1956.
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...leggete questo simpatico ma anche interessante articolo su Humanitas salute:
http://www.humanitasalute.it/int_news.html?id_p=1640
Come i cinesi, in spiaggia di notte
In una giornata di intenso sole nella nostra pelle muoiono circa 2 miliardi di cellule. Per questo dall’altra parte del mondo hanno optato per la tintarella di luna.
Arrivano in spiaggia con pinne, maschera ed occhiali per gustarsi in pace una splendida “serata” di mare. Sì, la notte sembra portare consiglio ai cinesi costretti ad aspettare l’imbrunire per farsi un bel bagno salutare. La classica giornata in spiaggia per loro è infatti off-limits. Questione di pelle. Pelle orientale che per caratteristiche strutturali poco tollera i raggi solari e tende a ricoprirsi subito di antiestetiche macchie considerate in questo Paese assai sconvenienti. E allora via a queste forme organizzate di tintarella lunare che si traducono in nottate intere di giochi e tuffi in spiagge illuminate a giorno. “Si tratta di un passatempo per ora riservato ai neo ricchi, che tuttavia è indicativo di come una popolazione ‘a rischio’ tenda ad attrezzarsi per evitare i danni derivanti da un consumo smodato di sole – spiega il prof. Marcello Monti, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas e docente di Dermatologia all'Università degli Studi di Milano, e di recente ospite del programma Rai Elisir -. Lo stesso discorso possiamo farlo per i giapponesi o per le popolazioni di colore. Paese che vai, saggia abitudine che trovi. Tutti insomma si tutelano, vestendosi per bene, noi europei invece no. La superficialità regna sovrana e le malattie della pelle, anche gravi come i tumori dilagano. Il sole picchia e si pensa subito a come abbronzarsi meglio, magari con l’aiuto di una crema che si ritiene protettiva”.
Sole pericolo pubblico numero uno, dunque…
“Le conseguenze di un’eccessiva esposizione alla luce solare e prolungata negli anni conduce a due fenomeni negativi: l’invecchiamento della pelle e purtroppo il cancro. L’invecchiamento si manifesta con la comparsa di rughe, macchie e con la perdita di elasticità, da non confondere con l’invecchiamento degli anni. L’altro problema è il cancro della pelle. Dopo anni di esposizione alla luce solare la pelle non è più in grado di riparare i danni provocati dai Raggi Ultravioletti e degenera in tumore. Si tratta di basaliomi o spinaliomi che purtroppo molti italiani hanno già avuto o avranno”.
Sole da evitare come la peste…
“No, basta coprirsi perchè i Raggi Ultravioletti non penetrino nella pelle. Quindi in spiaggia con cappello, maglietta e occhiali scuri per proteggere gli occhi. In Australia, paese avanzato nella prevenzione dai danni solari, ci si veste per andare al mare e ci si sveste dopo il tramonto!”
Orari consigliati?
“Da evitare le ore centrali della giornata quando i raggi UVB (quelli che arrossano la pelle) sono forti. Occorre ricordare però che i maggiori responsabili dell’invecchiamento, gli UvA, sono presenti anche nelle prime ore della mattina”.
Una crema “tosta” aiuta?
“Non bisogna credere che le creme possano metterci al riparo da ogni inconveniente. Il loro effetto si esaurisce presto, hanno un tempo di protezione dai raggi ultravioletti abbastanza limitato. Non sempre abbiamo l’accortezza di spalmarle in modo uniforme e si tende a lasciare qualche area scoperta. Inoltre, i filtri solari, sono composti da sostanze chimiche non sempre sono accettate dal nostro organismo. Sempre meglio preferire la protezione con indumenti piuttosto che le creme solari”.
Le creme a volte danno i numeri. A cosa credere?
“Sul tema regna una notevole confusione. Chiariamo una cosa: una crema con fattore di protezione 60 non vale 3 volte una crema a fattore di protezione 20! In realtà un 60 protegge per il 97% e un 20 per il 94%, la differenza non è quindi così grande. Ricordiamoci poi che una crema solare è per definizione un mezzo di fotoprotezione da utilizzare quando non vi sono altri mezzi di fotoprotezione. In realtà oggi le creme solari vengono utilizzate per rimanere esposti più tempo al sole e questo è un concetto sbagliato che può peggiorare i danni prodotti dal sole. Una buona notizia però: dal 2007 i produttori dovranno rispettare le nuove regole riconosciute dall’Unione Europea. Il sistema di etichettatura dovrà essere più chiaro e completo”.
Quindi che si fa?
“Consiglio di usare una crema con fattore di protezione media da applicarsi sulle parti che rimangono esposte facendo in modo che queste siano le minori possibili”.
Tintarella addio?
“Per non avere danni solari meglio utilizzare gli autoabbronzanti come fanno le modelle che devono apparire abbronzate ma temono l’invecchiamento solare”.
Oppure tutti sotto la doccia?
“La doccia solare senza sole è l’ultima novità che impazza negli Stati Uniti. Si tratta di una cabina doccia che vaporizza un autoabbronzante a base di diidrossiacetone, ci si abbronza in 20 secondi ! Senza bisogno del sole o delle lampade UV con grande vantaggio per la pelle che non invecchia”.
A cura di Walter Bruno
letto su:
http://www.humanitasalute.it/int_news.html?id_p=1640. -
ILEANA.
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Sì avevo visto un servizio in tv riguardo a questa abitudine cinese di andare in spiaggia di notte per evitare i raggi solari.
Magaria arrivasse anche qua.......io farei la mia bella figuraaaa
Invece che proprio ieri sera mi sono sentita dire da una amica, "devo assolutamente abbronzarmi, sono già tutti così coloriti che io mi sento quasi malata"
Ed io ho risposto proprio a me lo dici?
Ileana
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hermione81.
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Evviva i cinesi!! Esportiamo anche qui questa moda? Io sarei suepr favorevole!! 
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tarantola17.
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Pure io sarei favorevole. Basta bianchi = malati.
Semmai è il contrario. Vedo tante persone della mia età con pelli rovinate e grinzose (però sempre abbronzate) e sinceramente non le invidio proprio!
Ale. -
stefy1982.
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...uau..che bello!!!..non è una brutta idea!!!..stefy 
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...anche ai cinesi fa male il sole? |