Dieta ormonale.

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  1. Salvio78
     
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    http://www.file-upload.net/download-163075...monale.pdf.html

    So già che mi sarà mossa l'obiezione:

    "Che c'entra la dieta e la malattie autoimmuni?"

    Propongo di leggere il file e poi ne riparliamo.

    Questo è uno stralcio tratto dal libro: "La dieta ormonale" di Trierry Hertogne endocrinologo di fama mondiale da 4 generazioni.

    Ecco il suo curriculum vitae: http://www.hertoghe.eu/curiculum-vitae/

    Vorrei poi approfondire in questo post, la tolleranza umana verso i cereali e i derivati animali.

    Altro che dieta vegetariana, ricca di cereali e legumi integrali...

    Buona lettura.


    Riporto qualche passo del file:

    Quando i carboidrati sono in eccesso rispetto proteine si sviluppano nell'organismo resistenza insulinica e infiammazione, che favoriscono diverse malattie. Una considerazione che è alla base della dieta ormonale.

    Per ritornare alle sane abitudini alimentari del Paleolitico dobbiamo quindi, innanzitutto, limitare il consumo dei cereali a non più di due volte la settimana. Tantissime persone, infatti, mangiano enormi quantità di pane, pasta e muesli e hanno tutta una serie di problemi (digestivi e non) che non riescono a risolvere, quando invece la causa dei loro malanni sarebbe evidente se considerassero che alcune proteine dei cereali, come il glutine, sono mal tollerate e provocano disturbi come gonfiori e dolori addominali, flatulenza, sonnolenza, diarrea e stipsi. Una situazione che può degenerare nella sindrome
    da malassorbimento se l'intolleranza al glutine si combina con una predisposizione genetica, dando come risultato il morbo celiaco, oggi sempre pin diffuso.


    L'essere umano viene definito onnivoro, ma è un errore pensare che possa mangiare tutti i cibi di tutti gli animali: il suo intestino e simile a quello dei carnivori, non certo a quello dei ruminanti. Questo perché ha avuto due milioni di anni per adattarsi geneticamente all'alimentazione paleolitica, ma solo seimila per riconvertirsi ai prodotti dell'agricoltura. E seimila anni, nella storia dell'evoluzione, sono un battito di ciglia.

    Per contro, gli antropologi osservano che il 55% della dieta occidentale si basa su alimenti che i nostri antenati non mangiavano, e neppure conoscevano. Si tratta di cereali, latticini, cibi preparati e lavorati, alcol, insaccati, farina raffinata e dolcificanti. Il prezzo pagato per la nuova alimentazione "arricchita" è l'invecchiamento precoce, con il sue carico di malattie degenerative, come le patologie cardiovascolari, i tumori, l’artrite, il diabete e l'obesità.

    Numerosi studi hanno dimostrato l'effetto benefico di questi alimenti sul lasso ematico degli ormoni sessuali: chi consuma carne e pace ha circa il 30-40% di ormoni sessuali (estrogeni o androgeni) in più rispetto ai vegetariani. In India le donne puramente vegetariane che non riescono a rimanere hanno il diritto di consumare carni per tutto il periodo necessario ad aumentare la loro fertilità.
     
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0 replies since 1/8/2009, 20:18   1361 views
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