dal progetto Diana 5 a Napoli

stile di vita e corretta alimentazione

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  1. LLorenza
     
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    apro questa discussione perchè la nostra amica Pascangela sta seguendo presso il Policlinico di Napoli il progetto Diana 5. il progetto riguarda donne che abbiano avuto il cancro al seno e che da due anni non hanno avuto recidive (spero di aver detto giusto, altrimenti correggetemi). i medici conducono una sperimentazione per vedere se l'adozione di uno stile di vita diverso e una corretta alimentazione possano scongiurare il ripresentarsi della malattia.
    in questa discussione angela, compatibilmente con i suoi mille impegni, posterà i consigli che le vengono forniti all'interno del progetto.
    grazie.
     
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  2. rosaria1956
     
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    ottima idea
    ringrazio fin da ora la cara Angela, al di là del fatto che il progetto sia rivolto a donne che hanno avuto cancro al seno, saranno certamente consigli di vita sana, utilissimi per tutti.
     
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  3. pascangela
     
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    Grazie Lorenza e Rosaria, per aver aperto questo spazio e per gli incoraggiamenti.
    Non ho la competenza specifica per farmi carico di una situazione di tale rilevanza, ma posso fare da tramite e fornire le informazioni, questo sì.
    Una precisazione: il Progetto Diana 5 si rivolge a donne, tra i 35 e i 70 anni, che abbiano subito un intervento per carcinoma alla mammella da meno di 5 anni e non abbiano avuto recidive.
    Comincio con il postare un documento con consigli alimentari.

    Studio di intervento alimentare

    Suggerimenti alimentari per la prevenzione del cancro al seno e delle sue recidive.

    L’obiettivo principale della dieta proposta nel progetto DIANA (Dieta e Androgeni) è di ridurre i livelli di insulina nel sangue. L’insulina, infatti, fa aumentare i livelli di ormoni sessuali androgeni e di IGF-I (fattore di crescita insulinosimile di tipo 1) e alti livelli plasmatici di questi fattori sono associati ad un più alto rischio di cancro della mammella.

    L’insulina aumenta normalmente dopo ogni pasto, tanto più quanto il pasto è abbondante e tanto più quanto è ricco di zuccheri rapidamente assimilabili, cioè quanto più rapidamente aumenta la glicemia dopo il pranzo. La funzione dell’insulina, infatti, è di favorire l’ingresso del glucosio nelle cellule, e il pancreas produce insulina ogniqualvolta la glicemia aumenta. Questa funzione dell’insulina è ostacolata dalla presenza di troppi grassi saturi nelle membrane cellulari, che a sua volta dipendente da troppi latticini e carni rosse nella dieta. Anche le proteine, e soprattutto le proteine di provenienza animale, favoriscono una produzione abbondante di insulina e di IGF-I.

    Per tener bassi i livelli di insulina e di IGF-I converrebbe quindi:
    1. ridurre l’introito calorico, cioè mangiare poco
    2. ridurre l’introito di cibi che fanno alzare rapidamente la glicemia
    3. ridurre l’introito di grassi saturi
    4. ridurre l’introito di proteine animali
    detto così sembra difficile e poco proponibile a persone normali che stanno bene.


    Vediamo dunque come affrontare queste raccomandazioni:


    1) Mangiare poco.
    La strategia Diana per ridurre l’apporto calorico è di privilegiare cibi che saziano molto, cioè piatti a base di cibi integrali che da un lato facciano volume ma che dall’altro contengano pochi grassi e quindi relativamente poche calorie. Le partecipanti allo studio Diana-1 sono dimagrite tutte senza che fosse fatta loro pressione per mangiar poco. Il trucco è saper cucinare i cereali integrali e le verdure in modo gustoso creando un effetto grassi anche se di grassi se ne usano pochi.


    2) Preferire i cibi a basso indice glicemico.
    I cibi che fanno aumentare molto la glicemia e che dovrebbero essere eliminati dalla quotidianità sono:
    - prodotti confezionati con farine raffinate (tipo00), ad esempio la pasta fresca o le torte. Va bene invece la normale pasta industriale italiana di grano duro
    - pane bianco, in particolare se fatto con farine di grano tenero. Va bene invece il pane integrale a lievitazione naturale (ma attenzione al finto pane integrale fatto con farine raffinate a cui viene aggiunta una manciata di crusca)
    - prodotti di pasticceria commerciale (biscotti, paste, brioches). Vanno bene i dolci macrobiotici che insegniamo nei corsi di cucina
    - patate, purea, patatine fritte. Vanno bene invece tutte le altre verdure di stagione, anche fritte.
    - riso brillato. Va bene il riso integrale e tutti gli altri cereali.
    - fiocchi di mais (in particolare se ricostruiti da farine raffinate). Vanno bene invece i fiocchi di avena e i muesli senza zucchero (anche se contengono un po’ di fiocchi di mais)
    - zucchero (saccarosio). Sarebbe da eliminare totalmente perché stimola direttamente la produzione di insulina anche se l’indice glicemico è relativamente basso . All’inizio possono essere utilizzate piccole dosi di zuccheri non raffinati (tipo mascobado o panela), oppure mieli, ma anche questi dovranno essere progressivamente eliminati.
    - bevande gasate e zuccherate (tipo Coca o Pepsi, Sprite, Acqua tonica, Fanta, Aranciata amara, the zuccherati…). Preferire bevande calde o tiepide come: the bancha, the verde, tisane, ‘caffè’ di cereali senza zucchero.


    3) Ridurre i grassi saturi.
    I grassi saturi, noti comunemente anche come grassi animali, sono prevalentemente di origine bovina: si formano infatti nel rumine, dove i grassi insaturi vegetali vengono trasformati in grassi saturi animali. Si trovano quindi nelle carni bovine, nel latte e in tutti i prodotti del latte. Si trovano però abbondantemente anche nelle carni suine (perché i maiali sono allevati con gli scarti della lavorazione del latte) e nelle uova. Per cucinare e per condire è meglio quindi utilizzare grassi vegetali (ma non le margarine), in primo luogo l’olio extravergine di oliva (in piccole quantità perché anche gli olii fanno ingrassare) e l’olio di sesamo per friggere. Le carni sono anche ricche di alcuni grassi insaturi che converrebbe ridurre, in particolare di composti dell’acido arachidonico, un precursore di molecole che promuovono l’infiammazione e la proliferazione cellulare. I grassi del pesce, ricchi dei cosiddetti acidi grassi omega-3, hanno azione opposta e il loro consumo dovrebbe essere un po’ aumentato. Gli acidi grassi omega-3 sono presenti solo in pochi organismi vegetali: le alghe, i semi di lino, la soia, le noci e varie erbe selvatiche.


    4) Ridurre le proteine animali.
    Le proteine sono un ulteriore fattore che favorisce la produzione di insulina e di IGF-I. Quest’ultimo in particolare è favorito dalle proteine del latte. I vegani (vegetariani che non mangiano neanche uova e latticini) infatti hanno livelli plasmatici di IGF-I più bassi dei vegetariani. L’associazione di un piatto di cereali con un po’ di legumi fornisce tutti gli amminoacidi di cui abbiamo bisogno senza sovraccaricare l’organismo di alcuni amminoacidi di provenienza prevalentemente animale (ad esempio gli amminoacidi solforati metionina e cisteina). Negli studi di intervento alimentare in corso presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano stiamo valutando gli effetti di moderare anche il consumo di proteine vegetali. Il consumo abituale di proteine delle nostre popolazioni è infatti circa doppio di quello necessario secondo le stime della OMS (16 per cento delle calorie totali rispetto a un fabbisogno medio di 8).


    Poiché queste raccomandazioni contrastano con le consuetudini quotidiane della gran parte degli Italiani e delle Italiane, le raccomandazioni devono essere implementate con gradualità per consentirci di riorganizzare la nostra quotidianità e non stravolgere la nostra vita sociale. Nei progetti di intervento alimentare in corso diamo le seguenti indicazioni. Per le carni rosse (compresi i salumi), le uova e i formaggi invitiamo a porsi un obiettivo di non più di una porzione alla settimana. Per gli inviti a cena da amici o ‘dalla mamma’ un consiglio utile è di mangiare pure una piccola porzione di arrosto o la bistecca ma senza toccare il pane e le patate (per evitare un doppio stimolo insulinico) e servirsi abbondantemente delle altre verdure. Al ristorante evitare pane e grissini, scegliere una pasta con verdure (senza panna!) o con le vongole, ordinare pesce, e frutti di bosco non zuccherati come dessert. In occasione di un invito a pranzo o a cena, comunque, si può mangiare di tutto purché in modica quantità. A una festa di compleanno si sceglierà una porzione piccola della torta, o un solo pasticcino.
    Meglio evitare rigorosamente, invece, le bevande gasate e zuccherate e il Limoncello o gli amari (che in realtà sono dolci) a fine pasto. Chi è abituato/a a mangiare fiocchi di mais a colazione può sostituirli con un muesli non zuccherato, con latte di avena, di riso, di mandorle, o di soia. Il miele è sconsigliato a colazione (quando i muscoli sono riposati) ma è possibile in piccole quantità dopo una intensa attività fisica.
    Per una colazione dolce si può scegliere pane integrale a lievitazione naturale e una marmellata di frutti di bosco senza zucchero. Può andar bene qualche volta anche un pane (bianco) di semola di grano duro. Verranno però inserite progressivamente le creme di cereali integrali (porridge di fiocchi di avena, crema di riso, polenta di miglio, o di grano saraceno).
    Come spuntino l’ideale è la galletta di riso integrale, a volte un frutto di stagione (ma per chi ha un tumore in atto è bene evitare la frutta tropicale, le banane, le arance, nonché le verdure a frutto come i pomodori e le melanzane, cobi molto ricchi di sostanze - le poliamine, che stimolano la proliferazione cellulare).

    Edited by pascangela - 5/6/2009, 20:42
     
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  4. LLorenza
     
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    grazie, angela.
     
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  5. suria0
     
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    Interessante...praticamente una dieta vegana....allora posto anchequi l'invito alla conferenza su alimentazione e salute che si terrà a firenze a Maggio (vedi allegato)....
    Se a questioni puramente salutistiche aggiungiamo il fatto che la dieta vegana ci evita di uccidere altri animali e soprattutto di farne soffrire milioni ogni giorno....il gioco è fatto....
    per info www.viverevegan.org

    Ciaoooooooooooo
    File Allegato
    volantino_Nandita.pdf
    (Number of downloads: 43)

     
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  6. LLorenza
     
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    scusa, davide, cerchiamo di rispettare l'oggetto della discussione. la conferenza su alimentazione e salute può ndare in comunicazioni varie, anche perchè possono leggere anche quelkli che non sono strettamente interessati al progetto diana 5.
    qui vanno solo le informazioni relative a questo argomento.
    ciao.
     
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  7. pascangela
     
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    Oggi si è tenuto il terzo incontro di cucina relativo al progetto Diana 5.
    In quest'occasione è venuto anche il Prof. Franco Berrino che è il responsabile della Medicina Preventiva e Preditiva dell'Istituto dei Tumori di Milano.
    Il tema culinario della giornata riguardava i cereali ed i legumi.
    Nel primo incontro abbiamo fatto i dolci della prima colazione, senza zucchero e di cui vi allegherò le ricette.
    Nel secondo incontro abbiamo assistito alla preparazione di primi piatti e successivo assaggio, anche di questi posso allegare le ricette.
    Quelle di oggi, al momento le ho solo stampate, quando le avrò in formato digitale le allegherò, anche perchè a me sono piaciute molto, in special modo le polpette di miglio e radicchio.
    Il prof. Berrino è stato molto generoso e ci ha offerto le sue conoscenze in relazione ai meccanismi sui quali influisce l'alimentazione a noi proposta e sugli alimenti/tema della giornata facendo anche interessanti collegamenti con la Medicina Tradizionale Cinese.
    Ha affermato che questa dieta è particolarmente indicata per diabetici e cardiopatici, è molto utile per la prevenzione di molte malattie tra cui l'Alzaimer.
    Alla mia domanda sull'utilità per le malattie autoimmuni è stato molto interessato. Ha detto di non essere particolarmente competente per ciò che concerne tali malattie. Ha detto che sicuramente la dieta a molto a che vedere con la tiroidite autoimmune (di Hashimoto - spero di aver scritto bene)... in un altro momento - di pausa - sono ritornata alla carica, gli ho detto che ero affetta anche da fibromialgia che controllo con alimentazione, reiki e movimento fisico e che per questo motivo ero iscritta ad un forum "Reumamici", e che alcune persone del forum stavano pensando di metter su una "sprimentazione" per trovare beneficio alle loro malattie con l'alimentazione. E' stato contentissimo, ha detto che gli sembrava una cosa molto importante e molto grossa e che sarebbe stato disponibile ad incontrare queste persone. Mi ha chiesto quante persone e dove, quando gli ho detto che si tratta di un grande gruppo a livello nazionale, i suoi occhietti brillavano molto ed ha espresso subito il desiderio di invitarci alla sua casina o "cascina rosa" (è lo pseudo-ristorante dove si tengono le lezioni di cucina, quello che abbiamo visto nel servizio di Report, qualche mese fa) a Milano.
    Mi ha scritto la sua mail invitandomi a scrivergli in modo che in attesa di organizzare questa "bella cosa" mi avrebbe mandato una dieta antinfiammatoria per tutti noi.
    File Allegato
    Dolci_per_colazione.doc
    (Number of downloads: 332)

     
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  8. pascangela
     
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    le ricette del 2° corso di cucina
    File Allegato
    Ricette_Pasta_e_Riso_15_maggio.doc
    (Number of downloads: 224)

     
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  9. LLorenza
     
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    grazie, angela
     
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  10. linaa
     
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    veramente interessante ,domani provero' a preparare qualche ricetta.

    Grazie Angela :wub:

     
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  11. rosaria1956
     
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    grazie Angela, molto interessante, si potrebbe organizzare, ne possiamo parlare con Gorla e potrebbero cominciare quelli del nord, se lui è daccordo potrebbero mettersi in contatto e stabilire le modalità in modo tale da dare alla "sperimentazione" tutte le caratteristiche di un vero e proprio "studio".
    lunedì sera in chat ne possiamo parlare.
     
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  12. Salvio78
     
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    Chiedo scusa, l'ho letto solo adesso, cancellate il mio intervento precedente e questo, per favore...

    rosaria1956: OK cancellato

    Edited by rosaria1956 - 1/8/2009, 06:25
     
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  13. gaia66
     
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    non avevo letto
    molto interessante
    essendo io anche celiaca, leggo con ancora maggiore interesse
     
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  14. monstiz
     
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    Questo progetto è interessantissimo, si sa più niente? Novità?
     
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  15. brunopso
     
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    Veramente molto interessante... va proprio a colpire gli alimenti "killer"... il tutto ruota intorno ad alimenti che stimolano l'insulina o agli alimenti che rendono meno sensibili all'insulina o alimenti che tendono a stimolare la produzione di IGF1...

    Si parla a tal proposito di dieta "ristretta di metionina" che ha effetti simili alla restrizione calorica... il problema è che la metionina è ovunque (anche se specialmente in cibi di origine animale)...

    http://www.twine.com/item/12fnt6y1l-1zx/ad...ension-strategy

    Cmq qualche grasso saturo decente c'è... in particolare l'olio di cocco per friggere... un pò di saturi ci vogliono (specialmente x gli uomini) perchè da lì l'organismo ricava il testosterone...
     
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17 replies since 27/3/2009, 08:33   5028 views
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