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nicoletta**.
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CITAZIONE (LLorenza @ 4/11/2008, 08:33)magari possiamo pubblicare una lettera tipo, così anche chi non ha tempo può firmarla o modificarla avendo un canovaccio. è più semplice.
è corretto dire che l'impiego del biologico evita o può evitare interventi chirurgici, il ricorso a protesi, o anche il ricorso continuo ad antinfiammatori ed antidolorifici? 1questo tenendo conto solo della spesa sanitaria, tout court? senza considerare i costi sociali?
e che quindi l'erogazione del biologico si traduce in un risparmio sui tempi medio-lunghi?
vorrei essere sicura di quello che scrivo.
Questo è il testo della lettera che ho inviato a Repubblica:
""Cara Redazione, capisco che in questo momento di lotte studentesche e Borse
che scendono e Ciavarro che lascia l'isola dei famosi, la cosa che sto per
dire è una cosetta da niente, un'inezia, una stupidaggine e nessuno (come
sempre) si accorgerà di me...
L'inezia è questa (già scritta più volte al Vostro Direttore dott. Zucconi e
mai presa in considerazione), e cioè che la Regione Lazio ci ha dimezzato i
farmaci biologici.
Noi siamo solo dei malati di artrite reumatoide, e siamo solo quelli che
disgraziatamente risiedono nella Regione Lazio...a chi può interessare che
è stata commessa un'ingiustizia inaudita, direi un abuso? E sapete perchè?
Perchè per risanare il deficit della predetta Regione ci hanno levato metà
dose dei nostri farmaci e molti di noi peggioreranno e avranno dei danni
irreversibili...ma a chi può interessare tutto ciò?
Sto scrivendo da giorni...non interessa proprio a nessuno...eppure per noi
il problema è enorme, ma l'ulcera di Ciavarro è sicuramente più importante.
Che dobbiamo fare? Cambiare regione per curarci degnamente come da programma
(vedi progetto Antares) che prevede la dose intera e non metà? A chi ci
dobbiamo rivolgere per urlare la nostra contrarietà ad una decisione presa
arbitrariamente per coprire sprechi del passato? A chi se non a Voi
giornalisti?
Sono delusa, ma la mia lotta continua perchè è giusta e onesta e ci credo
fermamente.
Nicoletta Carcaterra""
E questo è il sollecito di ieri:
Gentile dott. Pepe,
Le scrivo per chiederLe se ha novità in merito alla distribuzione dei farmaci biologici nella Regione Lazio.
La situazione negli ospedali romani sta degenerando: i pazienti, malati di artrite reumatoide, presi dall'ansia e dalla paura di un possibile aggravamento, aggrediscono il personale infermieristico e arrivano anche a tentativi di corruzione, pur di avere la dose completa e non la metà, ovviamente senza ottenere nulla.
Il fatto che la Regione non abbia fondi non giustifica la decisione di costringere i malati ad una guerra tra poveri, dalla quale ne usciranno solo con "le ossa rotte" e non è una battuta, ma la verità.
Lo ripeto, molti di noi peggioreranno con danni irreversibili.
I farmaci biologici, come Lei ben sa, agiscono e modificano il nostro sistema immunitario, qualcuno ha pensato a cosa succede dentro di noi se improvvisamente leviamo metà della dose prevista dal Protocollo Antares?
Il reumatologo, interpellato in merito a questa questione, ha risposto che il peggioramento è possibile e che bisognerà ricorrere ad antinfiammatori e cortisone, farmaci che avevamo abbandonato con l'uso dei biologici. A Lei sembra giusto?
Mi scusi dott. Pepe se insisto sull'argomento, ma io la trovo un'ingiustizia terribile e un abuso di potere della Regione.
Confido nel Suo gentilissimo interessamento e La prego di dare voce a questa denuncia.
Se ha bisogno di altre notizie eo testimonianze in merito, sono a Sua disposizione.
Poi ho un altro testo che ho inviato a tutti gli altri, ma lo posso postare solo questa sera da casa.
Ciao a tutte e...buon lavoro!!!
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