Sophia, tredici anni e ossa fragili

L'Asl: «Non possiamo dare assistenza

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  1. matilde58
     
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    Sophia, 13 anni, soffre da quando ha tre anni di artrite reumatoide giovanile. Una brutta malattia che l'ha colpita alle ginocchia, alle caviglie, alle mani, alla schiena e perfino alle mandibole. I genitori di Sophia un anno fa avevano chiesto all'Asl di poter usufruire della legge 104 che tutela i familiari dei portatori di handicap (alla piccola che oggi ha tredici anni è stata riconosciuta nel 2007 l'invalidità civile) e assicura servizi e prestazioni. Nei mesi scorsi la commissione mista dell'Asl ha rigettato la richiesta dei genitori di Sophia, originari di Rignano sull'Arno, i quali si sono rivolti al tribunale che ancora una volta ha dato loro torto. La madre di Sophia, Elena, è disperata. «L'avvocato che ci è stato consigliato dal patronato della Cgil non è stato capace si salvaguardare la tutela di una ragazzina malata. Nostra figlia deve sostenere interminabili visite che a lei portano via il tempo dello studio e a noi tantissime ore di lavoro. Non riusciamo a capire la risposta negativa dell'Asl. Forse hanno scartato Sophia perché riesce ancora a deambulare, ma questo non sarebbe possibile se non seguisse con scrupolo la terapia orale e non la portassi alle centinaia e centinaia di visite programmate dai medici del Meyer. Nel frattempo a Sophia è stata riscontrata anche un'alterazione della tiroide scaturita dalla malattia stessa e una uveite, una infiammazione del fondo oculare che se trascurata può portare alla cecità». La commissione dell'Asl, formata da varie figure professionali, ha scartato Sophia perchè sostengono dall'azienda sanitaria, mancavano i requisiti sanitari. Altra partita invece quella del tribunale a cui si erano rivolti i genitori della piccola. La madre ci fa capire che ci «siano stati problemi con l'avvocato», fatto sta che la bambina di notte «deve indossare un tutore per la gamba destra che va dal polpaccio alle dita del piede», dice la madre Elena, «per aiutare la caviglia colpita dalla malattia a mantenere una posizione forzata, un busto ortopedico e un apparecchio dentale che costringe la bocca a lavorare sui muscoli mandibolari colpiti». C'è di più. I genitori di Sophia ora devono pagare l'avvocato e il medico che ha fatto la perizia per il ricorso, «senza che peraltro abbiano mai giustificato la loro sconfitta », spiegano i genitori. «Oggi sto lavorando a ore da una vicina, il mio stipendio è di 720 euro e mio marito è operaio. Non riusciamo a sostenere queste ulteriori spese e per questo ci siamo appellati anche all'assessore regionale alla sanità Enrico Rossi».

    www.corrierefiorentino.it

    Nell'articolo non si specifica la percentuale di invalidità della bambina, in ogni caso, pur conscia che per l'artrite reumatoide vieni assegnato il 50% secondo tabella ministeriale, mi chiedo a quale grado di devastazione fisica deve arrivare una persona per usufruire di alcuni diritti?
    Mi sorge, però, un dubbio, nel caso specifico, secondo me, i genitori sono stati consigliati male nel presentare la documentazione correlata.

    Matilde
     
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  2. kettyfoy
     
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    :( sono senza parole. anzi ne avrei tante ma mi trattengo perchè potrei diventare offensiva e volgare.
     
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1 replies since 2/10/2008, 09:49   805 views
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