Legge Brunetta: parliamone insieme

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  1. tarantola17
     
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    Credo di non essere l'unica in forum ad essere dipendente pubblica. Ho sudato parecchio questo posto e ci ho messo 5 anni per ottenere questo posto fisso, dove per altro non vengo trattata troppo bene. Tanto loro se ne fregano se sono invalida.
    Premesso questo, ho sentito che Brunetta ha fatto una legge assurda per discriminare in maniera evidente i dipendenti pubblici. Qualcuno mi sa dare qualche riferimento?
    Ho sentito che rischiamo che non ci venga nemmeno più pagata la malattia. E quindi noi invalidi possiamo spararci un colpo in testa?
    Ringrazio chi avesse maggiori informazioni.
     
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  2. lia52
     
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    sto cercando notizie anch'io.
     
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  3. zinky
     
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    ho sentito anche io.le restrizioni previste sono tante.......ma x chi patologie serie nn credo valga.

    cerco anche io
     
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  4. Donatella57
     
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    Prova ad andare sul sito www.innovazionepa.gov.it Forse l trovi qualcosa.
     
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  5. Rosy56
     
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    BRUNETTA APRE SUI CONTRATTI. PRECARI, NIENTE SANATRIE
    Da "IL SOLE 24 ORE" di venerdì 20 giugno 2008

    Il piano triennale. Addio alle assunzioni nella Pa per legge Brunetta apre sui contratti Precari, niente sanatorie ROMA Schiarita in vista per il con- tratto degli statali. Prima dell`estate verrà riaperto il tavolo con i sindacati e, in quella sede, verranno anche comunicate le risorse a disposizione.

    Ad annunciarlo è stato ieri il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Provocando reazioni differenti tra le sigle sindacali: un «buon segnale» per Cis] e Uil mente la Cgil ha detto di temere «soluzioni transitorie». Contratti a parte, Brunettahapoi illustrato gli interventi sulla Pa previsti in Finanziaria.

    Soffermandosi sulla ripartizione tra decreto, Ddl e disegno di legge delega.

    Alcune delle misure più "care" al titolare di Palazzo Vidoni hanno trovato spazio già nel decreto legge. Come la lotta alle assenze per malattia, che finiscono per essere «molto superiori a quelle del privato», come ha sottolineato lo stesso Brunetta illustrando il suo giro di vite. Una volta entrato in vigore il Dl, dalla seconda assenza per malattia in poi, il dipendente dovrà presentare un certificato medico prodotto da una struttura pubblica.

    Non solo, ma dovrà rendersi reperibile tutti i giorni (anche festivi) nelle fasce orarie 8-13 e 14-20. A completare l`opera sarà poi la legge delega che punirà sia il lavoratore che il medico mendace in presenza di un certificato falso.

    Per restare agli interventi del Dl sul pubblico impiego, va ricordata la "stretta" su consulenze e collaborazioni esterne.

    In base alle nuove disposizioni, nelle Pa centrali, si potrà ricorrere a professionisti esterni («di comprovata specializzazione universitaria», si legge nel testo) solo in presenza di esigenze motivate e purché ci sia una coerenza tra incarico e incaricato.

    Il fine è quello di ridurre i costi, lo stesso che accompagna la scelta di operare stabilizza- zioni dei precari solo per concorso e «mai più ope legis».

    Una misura voluta dal precedente Esecutivo, che Brunetta ha definito ieri una delle «3oomila polpette avvelenate» lasciate in eredità dal Governo Prodi. Sul lavoro flessibile nella Pa, l`intento del ministro è quello di ricorrervi sì per esigenze straordinarie, ma con più elasticità che in passato. A tal proposito, viene fissato il tetto massimo di tre annidi utilizzo nell`ultimo quinquennio con più tipologie contrattuali.

    Mentre oggi il limite è stabilito in tre mesi, salvo le assunzioni per maternità, e sussiste il divieto di ricorrere a contratti diversi per lo stesso addetto.

    Sempre in materia di pubblico impiego, il decreto interviene anche sulla contrattazione collettiva, affidando alla Corte dei conti il compito di verificare come vengono spese le risorse degli accordi integrativi. In particolare specificando se sono state destinate o meno a incentivare il merito e la premialità.

    Altre due tematiche che, come la lotta all`assenteismo, troveranno un`attuazione ancora più ampia nel disegno di legge delega dove si punta a inserire meccanismi efficaci e stringenti per la valutazione di dirigenti e dipendenti. In modo da legare l`attribuzione della parte variabile della retribuzione al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

    Tra le soluzioni che stanno più a cuore a Brunetta c`è poi la territorializzazione dei concorsi pubblici, contenuta stavolta nel Ddl della manovra.

    Stabilendo che i posti di lavoro messi a concorso siano individuati con riferimento alle sedi di servizio o agli ambiti regionali, l`economista veneziano vuole scongiurare quello strano fenomeno per cui, puntualmente, si verificano «sovraccarichi di personale al Sud e carenze al Nord».

    In attesa dei nuovi concorsi, per incentivare il flusso mi- gratorio verso il settentrione, lo stesso Ddl punta a imprimere un`accelerazione netta sul piano della mobilità, soprattutto qualora vengano trasferite le funzioni da una Pa all`altra.

    A Finanziaria approvata, infatti, potrà essere punito il dipendente che rifiuta il trasferimento per due volte in cinque anni. Con quale sanzione? La messa a disposizione, vale a dire la cassa integrazione del settore pubblico.

    Eu. B.


     
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  6. rosaria1956
     
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    CITAZIONE (tarantola17 @ 4/7/2008, 23:19)
    Credo di non essere l'unica in forum ad essere dipendente pubblica. Ho sudato parecchio questo posto e ci ho messo 5 anni per ottenere questo posto fisso, dove per altro non vengo trattata troppo bene. Tanto loro se ne fregano se sono invalida.
    Premesso questo, ho sentito che Brunetta ha fatto una legge assurda per discriminare in maniera evidente i dipendenti pubblici. Qualcuno mi sa dare qualche riferimento?
    Ho sentito che rischiamo che non ci venga nemmeno più pagata la malattia. E quindi noi invalidi possiamo spararci un colpo in testa?
    Ringrazio chi avesse maggiori informazioni.

    no Alessandra non è proprio così, il D.L. 112 del 25 giugno 2008, prontamente pubblicato sulla G.U. in pari data (che velocità!!!):
    http://gazzette.comune.jesi.an.it/2008/147/8.htm
    all'art. 71 parla si corrispondere, per i periodi di malattia di qualunque durata, SOLO il compenso ordinario escludendo qualunque altri tipo di indennità (prima tale periodo era a discrezione dei contratti intregrativi, ti faccio l'esempio: con l'interativo del mio Ente, si corrispondeva l'indennità di produzione intera fin a 20 gg. di malattia, si aveva un decurtazione del 10% dal 21 al 25° giorno, del 15% dal 26° al 30° e così via), in parole povere, adesso si avrà solo lo stipendio (fatto salvo il diritto a migliore trattamento ecomico previsto dai contratti collettivi per i D.H. per ricovero ospedaliero nonchè per sottoporsi a terapie salvavita (è ovvio che adesso bisognerà che amministrazioni e sindacati rivedano sia C.C.N.L. con delle modifiche ed integrazioni ed anche gli integrativi delle singole amministrazioni).
    Sono stati salvaguardati ed esclusi da questa norma solo i permessi ai sensi dell'art. 33 comma 3 della L. 104/92.
    Inoltre per le malattia superiori a 10 gg. non sarà più sufficiente il certificato del medico di famiglia ma occorrerà presentare un certificato rilasciato da struttura sanitaria pubblica, inoltre le visite fiscali si possono avere anche di domenica ed anche per 1 solo giorno di assenza ed è aumentato l'orario in cui si è obbligati a stare in casa per la reperibilità alle visite di controllo ( dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 20.00 compresi i festivi (.....mò voglio proprio vedere come le ASL si organizzeranno per le visite a domicilio, viche che dopo i 10 gg. le malattie le dovanno certificare loro)...
    Queste sono le maggiori novità in merito alle malattie, cmq leggi il Decreto, soprattutto leggi gli art. dal 69 al 73.
     
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  7. rosaria1956
     
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    Una circolare esplicativa emessa il 4/7/2008 dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio di ministri, ha chiarito che i medici di famiglia possono giustificare l'assenza per malattia del dipendente:
    http://unamelalgiorno.files.wordpress.com/...ia_04_07_08.pdf
    il D.L. non è stato ancora convertito in legge quindi ci saranno certamente dei cambiamenti.

     
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  8. tarantola17
     
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    Grazie 1000 Rosy. Proprio ora che avevo chiesto il part-time me lo vedo negare per questo essere che nn definisco e ho una rabbia.
     
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  9. farfalla'79
     
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    NON SO SE SONO NELLA SEZIONE GIUSTA,CMQ OGGI A LAVORARE E' ARRIVATA LA COMUNICAZIONE CHE NOI STATALI QUANDO MANDIAM MALATTIA DAL LAVORO DOBBIAM RIMANERE REPERIBILI AL NOSTRO DOMICILIO DALLE 8 ALLE 13 E DALLE 14 ALLE 20,CIOE' PRATICAMENTE TUTTO IL GIORNO,E CHE LA VISITA FISCALE PUO' ESSERE MANDATA ANCHE IL PRIMO GIORNO PER MALATTIE DI UN SOLO GIORNO.IO MI CHIEDO E CHIEDO A VOI,MA SE IO IL PRIMO GIORNO CHIAMO IL MEDICO A CASA PERCHE' STO MALE E VIEN AL MATTINO E NON HO NESSUNO CHE MI VADA A CONSEGNARE IL CERTIFICATO,COME SPESSO MI ACCADE,E CI VADO O IL POMERIGGIO O IL GIORNO DOPO QUANDO MAGARI STO MEGLIO,COME FACCIO AD ASSENTARMI DA CASA SE SON REPERIBILE TUTTO IL GIORNO?PERCHE' IL MEDICO IL CERTIFICATO TE LO FA MA MICA LO CONSEGNA,DEVO COMPRARE LA MACCHINA PER MANDARE I FAX?COLGO L'OCCASIONE PER ''RINGRAZIARE'' IL CAVALIERE E TUTTI I SUOI SCAGNOZZI ED E' GRADITA UNA RISPOSTA ANCHE DA LUI,KISSA' KE NON LEGGA!!! :angry:
     
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  10. tarantola17
     
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    Claudia ho sposato qui, visto che parliamo della stessa cosa.
    Anch'io sono ammareggiata e incavolata per questa cosa. Il mio medico è in studio dalle 16 alle 19, vorrei capire come faccio a ad essere a casa e anche dal medico. Se lo chiamo a casa, viene solo se sono moribonda. D'altronde ha anche altro da fare.
    Se poi mi serve un farmaco in farmacia, posso anche crepare, visto che nn possiamo uscire. Considerato poi che quando vado dal reumatologo nn avendo i permessi, mi metto in malattia, sicuramente nn mi trovano a casa. Ho letto che puoi anche essere licenziata, nn solo perdi i soldi.
    Allucinante.
     
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  11. rosaria1956
     
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    Bè anche io sono un po' arrabbiata, considera cmq che non è che ha cambiato chissà che cosa, prima la reperibilità era dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19, la possibilità di avere il controllo anche per un solo giorno di malattia esisteva anche prima, anche adesso il D.L. recita "anche per un solo giorno" di conseguenza se ne deduce che è facoltà non obbligo del datore di lavoro.

    Quando si va presso un ospedale si porta il certificato medico rilasciato dalla struttura ospedaliera pubblica, nel nostro ente i giorni di malattia cos' giustificati vengono considerati DH e di conseguenza non soggetti a visita di controllo dal momento che il dipendete si trova presso una struttura ospedaliera che ne certifica la presenza.

    La circolare esplicativa che ho inserito prima per fortuna ha eliminato l'obbligo del controllo da parte delle USL per le assenze superiori ai 10 gg. (ma ce le vedevate voi le USL organizzate al punto da poter fare tanti controlli a domicilio????.....e poi dico io, chi si assenta per più di 10 giorni è davvero ammalato e deve pure avre una diagnosi importante...)

    Claudia purtroppo la legge (ma anche prima non solo quella di adesso) non tiene conto che uno magari vive da solo e non ha nessuno....è sempre stato così purtroppo.

    Alessandra a te come hanno giustificato il rifiuto al parti time? ai senti dell'art. 73 di questo D.L.
    se dovesse essere cambiaito quell'articolo, in sede di trasformazion del D.L. in legge cadrebbe anche il rifiuto nei tuoi confronti....incociamo le dita!!!!!
     
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  12. tarantola17
     
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    Speriamo si Rosy. Il rifiuto del part-time me lo stanno giustificando con tutte le scuse possibili ma nessuna che stà in piedi.
    Ora ho messo di mezzo il sindacato perchè nn mi vogliono dare i permessi dell'art 15 ma questo nn centra con Brunetta.
    Da noi cmq la reperibilità nel caso delle malattie era solo dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Non accettano certificati ospedalieri, almeno nn si tratti di day hospital o ricoveri.
     
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  13. tarantola17
     
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    Vedo che ci sono numerose proteste in giro per il web. Ad es. qui:

    http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-36...ecreto_Brunetta

    http://www.uilfpllazio.it/notaBrunetta.pdf

    Io nn ho ad es. ancora capito se è già attivo il decreto, da noi nessuno lo sa e nn sappiamo come comportarci. Che vergogna!

     
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  14. doncarlos
     
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    IN UFFICIO A MIA MOGLIE HANNO DETTO CHE IL CERTIFICATO MEDICO PUO' ESSERE INVIATO ANCHE ON LINE (MA SE UNO NON HA IL P.C. ?) E COMUNQUE PARE CHE IL DECRETO NON SIA ANCORA IN VIGORE, LORO ASPETTANO ANCORA LE DIRETTIVE DELL'ENTE !!!! MA VORREMMO CAPIRE UNA COSA : OLTREPASSATO UN TOT DI MALATTIE SI HA UNA DECURTAZIONE DALLO STIPENDIO ???? O INCIDE SOLO SUL PREMIO DI PRODUZIONE ?? OVVIAMENTE QUANDO C'E' !!
    MAH .....
     
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  15. lia52
     
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    ecco che cosa dice il Sindacato FLCGL nel sito www.flcgil.it

    Per la Funzione pubblica i medici di base sono considerati "Struttura Sanitaria Pubblica".

    Malattia oltre i 10 giorni: i medici di medicina generale sono abilitati a rilasciare i certificati
    09-07-2008 | Sindacato FLC

    Secondo il recente parere (UPPA n. 45/08) della Funzione pubblica i Medici di medicina generale sono compresi nella categoria di “struttura sanitaria pubblica”.

    Questo è il senso del chiarimento in riferimento all’art. 71 del D.L. 112/2008 che, in caso di assenza superiore a 10 giorni, impone "dopo il secondo evento di malattia dell’anno solare", una certificazione "rilasciata da una struttura sanitaria pubblica".

    Un chiarimento doveroso che però evidenzia lo stile approssimativo di questo governo. Infatti, l’obbligo, come era nelle intenzioni degli estensori del D.L. 112, di utilizzare le strutture pubbliche per certificare le malattie superiori a 10 giorni se applicato alla lettera avrebbe aumentato i costi e paralizzato il sistema. Si veda in proposito le schede di approfondimento FLC.

    Resta fermo il nostro il giudizio negativo sulla manovra fiscale introdotta dal suddetto D.L.

    Roma, 9 luglio 2008

     
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