La cottura

della pasta

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  1. Ex_Ex
     
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    La cottura
    Aldo Fabrizi

    I

    Nun è 'na cosa tanto compricata,
    però bisogna sempre fà attenzione
    perché ce vò 'na certa proporzione
    tra tipo e quantità che va lessata.

    Me spiego: quella fina e delicata
    va bene tutt'ar più pe' du' persone,
    ma si presempio se ne fa un pilone
    basta un seconno in più che viè incollata.

    Insomma, c'è 'na regola importante:
    fino a tre etti se pò fà leggera
    poi più s'aumenta e più ce vò pesante.

    Er sale è mejo poco, l'acqua assai,
    un litro a etto, l'unica maniera,
    perché la Pasta nun s'incolli mai.


    II

    Un'antra cosa: mai bollilla stretta,
    e quanno l'acqua è in piena bollitura,
    se butta giù e la pila se riattura
    pe' fà riarzà er bollore in fretta in fretta.

    Poi dopo un po' s'assaggia: n'anticchietta;
    appena è cotta, ancora bella dura,
    se leva e je se ferma la cottura
    coll'acqua fresca sotto la bocchetta.

    Doppo girata un attimo, scolate:
    quanno l'urtima gocciola viè fòri
    conditela de prescia e scodellate.

    Si c'è quarcuno attenti a controllavve:
    « mangiate calmi, piano, da signori » ,
    si state soli... attenti a nun strozzavve.
     
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  2. .nizza.
     
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    Leggendola sono ritornata indietro nel tempo a quando l'avevo sentita credo in TV da Fabrizi stesso.
    Grazie per questo bel ricordo. :D
     
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1 replies since 30/6/2008, 20:41   550 views
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