Artrite Psoriasica - Psoriasi - Vitamina D e benefici.

Qualcuno di voi assume la vitamina D?

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  1. melomane
     
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    Avendo seri problemi di eritema solare, negli ultimi anni ho evitato il sole esattamente guardandolo come un nemico. Adesso mi è esplosa la psoriasi pustolosa. Un conoscente che soffriva di psoriasi (ho perso le sue tracce)anni fà mi ha detto che ha avuto benefici notevoli assumendo la vitamina D. Sto facendo delle ricerche in internet, ed ho scoperto che, usando il fattore protezione superiore a 8, si impedisce la sintesi della vitamina D, quindi non si hanno i benefici previsti dall'esposizione solare.
    Inoltre, il cortisone e i FANS in genere, impediscono l'assorbimento della vitamina D.
    Avete esperienza in questo settore?
    Parliamone! Grazie! :B):
     
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  2. melomane
     
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    Ho deciso di prendere la Vitamina D3 da alcuni giorni, e sono sempre a controllare l'andazzo della mia psoriasi. Devo dire che dalle mani sta sparendo del tutto e i piedi sono molto migliorati. Le lesioni sono meno profonde, il rinnovo delle pustole è rallentato, posso stare in piedi più tempo senza soffrirte troppo. So che bisogna stare attenti con la vitamina D perchè potrebbe indurre l'ipercalcemia, ma dato che soffro di osteoporosi, dovrei avere dei giovamenti anche alle mie povere ossa...........
    In effetti me l'aveva data anche il medico che mi ha fatto la densitometria, ma io, capa tosta, non l'avevo presa!
    Vi farò sapere!
    Un abbraccio a tutti voi!
     
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  3. tecnopolimera
     
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    io la prendo da oggi, insieme al deltacortene e ad altri medicinali.

    ho chiesto x quano riguarda l'esposizione al sole e il medico mi ha detto di comportarmi coi criteri di sempre
     
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  4. BRUNELLA 57
     
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    IO SOFFRO DI POLIARTRITE PSORIASICA E IL DERMATOLOGO MI AVEVA
    CONSIGLIATO DI PRENDERE DEL GRAN SOLE,E IN MANCANZA DI QUELLO FARE LAMPADE,MA PURTROPPO COME HO INIZIATO A FARE IL MTX,L'ESPOSIZIONE AL SOLE
    BISOGNA FARE MOLTA ATTENZIONE,INFATTI ANNO SCORSO ERO STATA UN Pò AL
    SOLE OVVIAMENTE CON LA PROTEZIONE E MI SONO USTIONATA DI BRUTTO.
    FACCIO PURE UNA PRECISAZIONE:IO HO LA CARNAGIONE OLIVASTRA,QUINDI MI ABBRONZO FACILMENTE,INOLTRE NON SONO NEPPURE AMANTE DEL SOLE NEL SENSO
    CHE NON MI PIACE FARE LA LUCERTOLA.CIAO BRù :D :D :D
     
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  5. melomane
     
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    Copio e incollo:
    Poca vitamina D per colpa dell’artrite?
    Una carenza è comune in chi soffre di malattie reumatiche e può rendere necessaria un'integrazione
    Chi soffre di malattie reumatiche presenta una carenza di vitamina D più spesso di quanto si pensi. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Rheumatology nel quale si sottolinea l’importanza di dare maggiore attenzione a questo possibile deficit che può essere compensato con un’opportuna supplementazione.

    LO STUDIO – Secondo alcune osservazioni recenti la vitamina D sarebbe in qualche modo coinvolta nello sviluppo delle malattie autoimmuni e di quelle infiammatorie. Proprio per cercare di chiarire questo possibile legame, ricercatori dell’Università di Cambridge ne hanno misurato i livelli in più di 250 pazienti affetti da malattie reumatiche, tra cui osteoporosi, artrosi, artrite reumatoide e fibromialgia. Dai dati raccolti è emerso che sono molti i pazienti che presentano una carenza di questa vitamina, più comune in patologie come artrite e fibromialgia che nell’osteoprorosi. Non solo, i ricercatori fanno notare che senza un attento dosaggio dei livelli di vitamina D, solo il 31 per cento dei pazienti con ipovitaminosi sarebbe stato identificato seguendo le normali linee guida. Ecco perché, sostengono gli autori della ricerca, «bisognerebbe migliorare le attuali linee guida per la gestione della carenza di vitamina D nei pazienti con malattie reumatiche». Tanto più se si considera che la soluzione è a portata di mano ed è rappresentata dall’assunzione di integratori di vitamina D.

    INTEGRAZIONE – «Una carenza di vitamina D è in effetti comune in molte malattie reumatiche a partire dal lupus eritematoso sistemico – osserva Roberto Cattaneo, professore di reumatologia all’Università di Brescia -. Considerato che la vitamina D si forma nella pelle per azione della luce del sole e che i pazienti affetti da lupus devono limitare l’esposizione al sole, si intuisce il motivo per cui possono più facilmente sviluppare una carenza. Meno chiari sono invece i possibili meccanismi coinvolti nell’ipovitaminosi D nei pazienti con altre malattie reumatiche. Trattandosi comunque di una problematica frequente sarebbe buona regola misurare i livelli di questa vitamina nei pazienti con malattie reumatiche e procedere con un’integrazione quando necessario, a maggior ragione nel caso di pazienti molto anziani e donne in postmenopausa. Ci sono addirittura alcuni dati recenti che segnalano come l’assunzione di vitamina D possa offrire dei benefici a chi soffre di artrite reumatoide».

    Antonella Sparvoli
    05 giugno 2008(ultima modifica: 24 giugno 2008)

    http://www.corriere.it/salute/reumatologia...44f02aabc.shtml
     
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  6. melomane
     
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    Copio e incollo:
    Analoghi della vitamina D: meccanismi d’azione ed applicazioni terapeutiche. di Nagpal S, Lu J, Boehm MF.
    Descrizione:

    Il legante fisiologico di VDR, la 1 alfa, 25-diidrossivitamina D3, agisce su un'ampia varietà di tessuti e cellule, entrambi legati e non all’omeostasi del fosfato e del calcio. Le azioni non calcemiche dei leganti naturali e sintetici di VDR sono esemplificate nelle loro potenti attività antiproliferative, prodifferenzianti ed immunomodulatorie. Di conseguenza, un legante di VDR è una sostanza approvata per il trattamento topico della psoriasi. Una gran quantità d’azioni della 1 alfa, 25-diidrossivitamina D3 in vari sistemi ha suggerito ampie applicazioni cliniche dei leganti della VDR in diversi stati di malattia come l'infiammazione (artrite reumatoide, artrite psoriatica), indicazioni dermatologiche (psoriasi, fotoinvecchiamento e ringiovanimento della pelle), osteoporosi, cancro (seno, prostata, colon, leucemia e sindrome mielodisplastica) e malattie autoimmuni (sclerosi multipla, diabete di tipo I e lupus eritematoso sistematico). I leganti di VDR hanno evidenziato il potenziale terapeutico in poche sperimentazioni cliniche umane e pochi modelli animali di queste malattie. Alcuni dei leganti di VDR hanno evidenziato non solo potenti attività preventive ma anche attività anaboliche terapeutiche in modelli animali di osteoporosi. Tuttavia, l'uso di VDR nelle indicazioni suddette, nella terapia orale della psoriasi e perfino nella terapia topica della psoriasi grave è ostacolato dalla sua tossicità, ipercalcemia. Sono stati sintetizzati nuovi leganti di VDR che presentano una maggiore specificità mantenendo le stesse proprietà, ma con un potenziale calcemico ridotto. La scoperta di nuovi analoghi della vitamina D3 e una maggiore comprensione delle funzioni e dei meccanismi biologici di azione di VDR porteranno a trattamenti migliori.
    Il legante fisiologico di VDR, la 1 alfa, 25-diidrossivitamina D3, agisce su un'ampia varietà di tessuti e cellule, entrambi legati e non all’omeostasi del fosfato e del calcio. Le azioni non calcemiche dei leganti naturali e sintetici di VDR sono esemplificate nelle loro potenti attività antiproliferative, prodifferenzianti ed immunomodulatorie. Di conseguenza, un legante di VDR è una sostanza approvata per il trattamento topico della psoriasi. Una gran quantità d’azioni della 1 alfa, 25-diidrossivitamina D3 in vari sistemi ha suggerito ampie applicazioni cliniche dei leganti della VDR in diversi stati di malattia come l'infiammazione (artrite reumatoide, artrite psoriatica), indicazioni dermatologiche (psoriasi, fotoinvecchiamento e ringiovanimento della pelle), osteoporosi, cancro (seno, prostata, colon, leucemia e sindrome mielodisplastica) e malattie autoimmuni (sclerosi multipla, diabete di tipo I e lupus eritematoso sistematico). I leganti di VDR hanno evidenziato il potenziale terapeutico in poche sperimentazioni cliniche umane e pochi modelli animali di queste malattie. Alcuni dei leganti di VDR hanno evidenziato non solo potenti attività preventive ma anche attività anaboliche terapeutiche in modelli animali di osteoporosi. Tuttavia, l'uso di VDR nelle indicazioni suddette, nella terapia orale della psoriasi e perfino nella terapia topica della psoriasi grave è ostacolato dalla sua tossicità, ipercalcemia. Sono stati sintetizzati nuovi leganti di VDR che presentano una maggiore specificità mantenendo le stesse proprietà, ma con un potenziale calcemico ridotto. La scoperta di nuovi analoghi della vitamina D3 e una maggiore comprensione delle funzioni e dei meccanismi biologici di azione di VDR porteranno a trattamenti migliori.
    http://www.metododibella.org/it/mdb/dettag...drotachisterolo

     
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  7. melomane
     
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    da Dica 33:
    Salva ossa ma non solo
    Il 76% delle donne over 60 italiane assume poca vitamina D. Un problema, se si considera che il deficit della sostanza aumenta il rischio di osteoporosi e fratture invalidanti. La carenza, che è particolarmente grave nel 27% delle ultrasessantenni del paese, è più frequente nelle regioni centrali della penisola e nelle fumatrici. Sono, invece, più protette le donne che consumano più latticini e che più si espongono al sole. Questi dati emergono da una recente ricerca dell’Ospedale Molinette di Torino, ma sulla stessa lunghezza d’onda è anche un’intervista rilasciata da un ortopedico statunitense al sito medico Ivanhoe. L’esperto si sofferma, in particolare, sui rischi da carenza. E non sono pochi.
    Il suo ruolo
    La vitamina D presiede all’assorbimento del calcio e del fosforo ed è basilare per la formazione del tessuto osseo e dei denti. Viene sintetizzata dalla cute durante l’esposizione alla luce solare. Il suo fabbisogno ha un picco durante l’accrescimento e il latte è la migliore fonte alimentare. Altre fonti sono rappresentate dallo yogurt, dai formaggi, dal rosso d’uovo, dai pesci grassi e dall’olio di fegato di pesce. Una esposizione giornaliera di almeno 15 minuti al sole e una alimentazione sana sono sufficienti per raggiungere una quantità adeguata di vitamina D. E se viene a mancare? Intanto la dose raccomandata è di 400 unità internazionali (UI), pari a circa 10 microgrammi, per le persone sotto i 70 anni. Una cifra che diventa di 600 UI sopra l’età di riferimento. Cifre discusse ma ancora considerate valide. Il ruolo principale della vitamina D è quello di conservare uno scheletro sano. La sua carenza provoca, così, nel bambino il rachitismo e nell’adulto l’osteomalacia, caratterizzata da fragilità delle ossa, che può degenerare in osteoporosi. Ma l’importanza della vitamina non si limita alle ossa.
    L’attenzione dei ricercatori si sta concentrando, infatti, su sclerosi multipla e artrite reumatoide.
    Non solo ossa
    Sembra, infatti, che l’uso della sostanza, anche in forma di integratori, comporti meno rischi di sclerosi multipla. Uno studio della Harvard School of Public Health, pubblicato su Neurology, rivela che assumendo la dose giornaliera raccomandata di questa vitamina, la probabilità di contrarre la malattia è quasi dimezzata.
    Così come l’assunzione di supplementi di vitamina D in pazienti anziane ha dimezzato il rischio di artrite reumatoide, per una probabile azione sulle cellule immunitarie e una ridotta azione infiammatoria. L’azione sembrerebbe, così, concentrarsi sull’inibizione dell’anormale crescita cellulare, un aspetto che rende la sua deficienza un fattore di rischio per almeno tre dei principali tumori: prostata, seno e colon. La vitamina potrebbe così essere anche un fattore preventivo chemioterapico. Ma non finisce qui. Un ruolo sembrerebbe esserci anche nella psoriasi e in altri disturbi iperproliferativi cellulari, ma anche nell’ipertensione e nel diabete di tipo 1. Non bisogna però esagerare - puntualizza l’esperto statunitense - un eccesso di vitamina può provocare manifestazioni tossiche, a carico, per esempio, del sistema neuromuscolare e di quello gastrointestinale. Il dato è chiaro. La vitamina è indispensabile più di quanto non si pensi normalmente ma la prospettiva più allettante - si conclude l’intervista - è che possa diventare un agente preventivo.

    http://www.dica33.it/argomenti/ortopedia/o...rosi/osteo4.asp
     
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  8. pascangela
     
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    Ciao,
    qualcuno ti ha detto mai di non mangiare solanacce?
    pare che la solanina dei pomodori, patate, peperoni e melanzane sia molto dannosa per la psoriasi...
    Angela
     
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  9. capelli
     
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    CITAZIONE (melomane @ 1/7/2008, 20:28)
    Ho deciso di prendere la Vitamina D3 da alcuni giorni, e sono sempre a controllare l'andazzo della mia psoriasi. Devo dire che dalle mani sta sparendo del tutto e i piedi sono molto migliorati. Le lesioni sono meno profonde, il rinnovo delle pustole è rallentato, posso stare in piedi più tempo senza soffrirte troppo. So che bisogna stare attenti con la vitamina D perchè potrebbe indurre l'ipercalcemia, ma dato che soffro di osteoporosi, dovrei avere dei giovamenti anche alle mie povere ossa...........
    In effetti me l'aveva data anche il medico che mi ha fatto la densitometria, ma io, capa tosta, non l'avevo presa!
    Vi farò sapere!
    Un abbraccio a tutti voi!

    ciao, sarebbe interessante sapere se dal luglio 2008 ad oggi assumi ancora vitamina d3 e come risponde la psoriasi a questa integrazione di vitamina. :)
     
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  10. brunopso
     
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    Anche io usa vitamina D... ed anche parecchia 4.000 UI al giorno... cmq è da abbinare alla vit. K2....

    CITAZIONE (pascangela @ 1/2/2009, 22:48)
    Ciao,
    qualcuno ti ha detto mai di non mangiare solanacce?
    pare che la solanina dei pomodori, patate, peperoni e melanzane sia molto dannosa per la psoriasi...
    Angela

    Ho provato... per me è un sacrificio inutile non è ho tratto nessun beneficio... c'è un libro in giro di un certo Pagano che spinge a non mangiare solenacee... non so quanto sia valido... ho dei dubbi...


    CITAZIONE (capelli @ 29/5/2009, 16:31)
    ciao, sarebbe interessante sapere se dal luglio 2008 ad oggi assumi ancora vitamina d3 e come risponde la psoriasi a questa integrazione di vitamina. :)

    Aiuta eccome... considera che la vit. D già si usa x via topica nella psoriasi, si chiama daivonex (è un analogo della vitamina d a dire il vero)... cmq anche un pò di vit. D sistemica x me fa bene....
     
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  11. rosaria1956
     
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    letto su: http://www.laleva.cc/almanacco/vitamina_D.html

    Dosaggio e tossicità

    Attualmente i dosaggi di vitamina D vengono espressi in microgrammi di colecalciferolo (mg) invece che in Unità Internazionali (UI). L’equivalenza è 100 UI = 2,5 mg e 400 UI = 10 mg. Se presa in dosi eccessive, la vitamina D è la più tossica in assoluto. Gli integratori dovrebbero essere assunti con cautela e tenuti fuori dalla portata dei bambini. Le gocce per bambini dovrebbero essere controllate attentamente. Il fabbisogno da parte dell’organismo di vitamina D può essere soddisfatto tramite l’esposizione ai raggi solari, che non ha conseguenze tossiche e l’ingerimento di piccole quantità di cibo (per coloro che vivono in zone nuvolose, senza sole, inquinate). Chi vive in zone poco soleggiate o chi non può esporsi al sole, dovrebbe consumare almeno due tazze al giorno di latte vitaminizzato o una giusta quantità di tuorlo d’uovo, pesci grassi e fegato, secondo il grado di esposizione. Dato che alcuni di questi alimenti contengono molto colesterolo, prima di aggiungerli alla dieta bisognerebbe conoscere eventuali problemi ed i livelli di colesterolo nel sangue dei singoli individui. Gli integratori, sotto forma di ergocalciferolo sono disponibili da soli o in combinazione con altre sostanze nutritive. Consultate un medico specializzato per avere un dosaggio terapeutico. L’azione del sole sulla pelle può essere ostacolata dalla presenza di fattori come il fumo, i vetri od i vestiti.


    ed ancora:
    L’ipervitaminosi D è una forma cronica, che si sviluppa dopo ingestione, protratta per mesi, di forti quantitativi di vitamina D. I segni principali della malattia sono costituiti da ipercalcemia e da ipercalciuria. L’ipercalcemia può essere tale da provocare la formazione di calcificazioni ectopiche (in tessuti che normalmente non sono calcificati) sparse un po’ ovunque nell’organismo; può anche verificarsi insufficienza renale. L’ipercalcemia di (leggete su: http://medicinasalute.com/curare/farmaci/ipervitaminosi-d/)

    chiedete sempre allo specialista le dosi trapeutiche più adatte al vostro caso.

    CITAZIONE (brunopso @ 7/7/2009, 19:13)
    Anche io usa vitamina D... ed anche parecchia 4.000 UI al giorno... cmq è da abbinare alla vit. K2....

    da quello che leggo quà è veramente troppa:

    La somministrazione giornaliera raccomandata per la vitamina D è di 5-15 microgrammi oppure 200-600 IU al giorno. Il margine superiore sicuro è di 2,000 IU al giorno. Pauling arrivò fino a 800 IU al giorno, altri dottori ortomolecolari fino a 1,600 IU al giorno per un periodo limitato.
    La vitamina D si trova in alta concentrazione in alimenti quali: salmone, tonno, uova, fegato di vitello, formaggi e burro.
    (fonte: http://www.drclark.net/ita/products_device...vitamin_a_d.php)

    chiedete sempre al vostro medico.
     
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  12. brunopso
     
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    2.000 UI è un limite considerato generalmente come sicuro... 4.000 UI è tantina ma non tantissima... io la prendo ma ovviamente non la consiglio a nessuno una dose cosí alta...

    Ipervitaminosi D ce l'hai con dosaggi molto più alti... fa conto che 4.000 UI è quanto prodotto dalla pelle in un oretta di sole al giorno... metti sia anche in 4 ore di sole al giorno per essere sicuri... in pratica sto assumendo la vitamina D che prendevano i nostri progenitori mentre si crogiolavano nudi al sole tropicale milioni di anni fa quando andavano a caccia o a raccogliere tuberi selvatici etc. etc..

    Cmq si può anche dosare il livello nel sangue... tanti hanno livelli bassissimi e sotto la norma di vitamina d...

    Che dici poi della vitamina C ?

    Viene consigliata in dosi di 60 mg a giorno... c'è gente che ne prende 20.000 mg al giorno.... e sta benone...

    Per la vitamina D... recentemente... si è pensato di elevare il limite di sicurezza a 10.000 UI al giorno....

    "A recent risk assessment by the US-based trade organisation, the Council for Responsible Nutrition (CRN) concluded that the UL could be raised to 10,000 IU (250 micrograms per day)."

    http://www.nutraingredients.com/Research/L...in-D-study-says

    Cmq sì chiedete sempre al vs. medico....

    Studio sulla sicurezza della vitamina D... si parla di ipercalcemia per dosaggi 10 volte superiori ai miei (40.000 UI)...

    "All of the reports of vitamin D toxicity showing the convincing evidence of hypercalcemia involve serum 25(OH)D concentrations well above 200 nmol/L (Table 5), which requires a daily intake of 1000 µg (40000 IU), and which could thus be conservatively considered the LOAEL. "

    http://www.ajcn.org/cgi/content/full/69/5/842

    Per sentire tutte le campane... questo studio è invece critico sull'uso della vitamina D... perchè immunospressiva...

    - 25-D becomes increasingly immunosuppressive starting from levels around 20 ng/ml. Therefore supplementation will damage your health in the long run.

    http://bacteriality.com/2007/09/15/vitamind/
     
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  13. brunopso
     
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    Veramente c'è una tale mole di evidenze positive sulla vitamina D che fa paura... mi scuso x il testo in inglese ma in italiano non c'è così tanto... quì gente sulla SEDIA A ROTELLE riesce a camminare dopo una cura con di vitamina D... parlo di cura e non supplementazione perchè i dosaggi quì sono molto alti (a quanto ho capito)...

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    Severe Myopathy Associated With Vitamin D Deficiency in Western New York
    Anu Prabhala, MD; Rajesh Garg, DM; Paresh Dandona, MD


    Arch Intern Med. 2000;160:1199-1203.

    Five cases of severe myopathy associated with vitamin D deficiency are described. Each patient was confined to a wheelchair because of weakness and immobility. Two were elderly, 1 was a 37-year-old African American with type 1 diabetes mellitus, 1 was being treated for carcinoid syndrome, and 1 was severely malnourished due to poor oral intake. In each, weakness had previously been attributed to other causes, including old age, concomitant diabetic neuropathy, or general debility. Correct diagnosis was made initially by a high index of suspicion, following the demonstration of clinical proximal myopathy; confirmation was made by the demonstration of low 25-hydroxyvitamin D and elevated parathyroid hormone concentrations. Treatment with vitamin D caused a resolution of body aches and pains and a restoration of normal muscle strength in 4 to 6 weeks. Four patients became fully mobile and had normal 25-hydroxyvitamin D concentrations, and the fifth also became mobile. In the 4 fully recovered cases, parathyroid hormone levels on follow-up were lower but still elevated. This finding suggests a degree of autonomy of parathyroid secretion known to occur in cases of long-standing vitamin D deficiency. Myopathy, due to chronic vitamin D deficiency, probably contributes to immobility and ill health in a significant number of patients in the northern United States. An awareness of this condition may significantly improve mobility and quality of life in patient populations vulnerable to vitamin D deficiency.


    From the Division of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, State University of New York at Buffalo (Drs Prabhala and Dandona), and Kaleida Health (Drs Garg and Dandona), Buffalo.

    http://archinte.ama-assn.org/cgi/content/abstract/160/8/1199
     
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  14. aly_883
     
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    Ma c'è un modo, un analisi, ecc. ecc. per vedere la carenza di vitamina D?
     
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  15. brunopso
     
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    Sí... si può dosare il livello di vitamina d nel sangue... per chi come me assume dosaggi abbastanza importanti sarebbe consigliabile......
     
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28 replies since 28/6/2008, 07:43   14160 views
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