L'Epifania

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  1. Maxmagnus
     
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    L'Epifania secondo i cristiani [modifica]

    Nel III secolo[1] i cristiani iniziarono a commemorare, con il termine Epifania, le manifestazioni divine (come i miracoli, i segni, le visioni, ecc.) di Gesù. In particolare, tra queste manifestazioni si sono sottolineate: l'adorazione da parte dei Magi, il battesimo di Gesù ed il primo miracolo avvenuto a Cana. Oggi con questo termine si intende, invece, la prima manifestazione pubblica della divinità, con la visita dei Magi. Nel mondo ortodosso, alcuni usano il termine Epifania per indicare la festa che viene più correttamente chiamata Teofania, nella quale viene celebrato il battesimo di Gesù nel Giordano. In verità, appunto, questo termine è utilizzato impropriamente, avendo l'Epifania lo stesso significato datole dagli altri cristiani, fra cui i Cattolici[2].

    Che il battesimo di Gesù coincida con la sua nascita come divinità era un idea piuttosto diffusa in Oriente come ci riporta Epifanio
    Collabora a Wikiquote « [...] Quando tutto il popolo si fu battezzato, venne anche Gesù e fu battezzato da Giovanni. E allorché uscì dall'acqua, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito Santo in forma di colomba che discendeva e penetrava in lui. E dai cieli venne una voce che disse: Tu sei il mio figlio diretto: in te mi sono compiaciuto. E poi ancora: Io oggi ti ho generato. E in quel momento una gran luce illuminò tutto il luogo. Vedendolo Giovanni gli disse: Tu chi sei? E di nuovo una luce dal cielo a lui: Questo è il mio figlio diletto in cui mi sono compiaciuto. Allora Giovanni gettandosi ai suoi piedi disse: Ti prego Signore, battezzami tu! Ma egli vi si oppose, dicendo: Lascia, perché così conviene si adempiscano le cose »

    (Epifanio, Haer. XXX 13,7)

    Riguardo la nascita di Gesù il testo dei Vangeli, come quello di tutte le altre opere di scrittori antichi, è il frutto di un lavoro storico, filologico e dottrinale che richiede delle scelte tra alternative differenti. Ad esempio Epifanio cita un passo del vangelo di Luca 3,22 diverso da quello riportato dalle attuali traduzioni della Bibbia; questa discrepanza è presente in vari codici, tra cui il codice Bezæ: le parole di Dio sono rese σὺ εἶ ὁ υἱὸς μου ὁ ἀγαπητὸς, εγὼ σήμερον γεγέννεκα σε (su ei huios mou ho agapetos, ego semeron gegenneka se, Tu sei il mio figlio prediletto, in questo giorno ti ho generato) al posto di ἐν σοὶ εὐδόκησα (en soi eudokesa, in te mi sono compiaciuto)[3].

    I Magi sono stati interpretati come Re Magi per l'influsso di Isaia 60,3, e sono stati attribuiti loro i loro nomi di Melchiorre (semitico), Gaspare (camitico) e Baldassarre (giapetico).

    Secondo il Vangelo di Matteo (2,2) i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella (αστερα, da ἀστήρ, stella od astro), portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "re dei Giudei" (Mt 2,2: βασιλευς των ιουδαιων), oro (omaggio alla sua regalità), incenso (omaggio alla sua divinità) e mirra (anticipazione della sua futura sofferenza redentrice) e lo adorano.

    Con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei magi, autorevoli esponenti di un popolo totalmente estraneo al mondo ebraico e mediterraneo. Avvenimento di fondamentale importanza per la tradizione cristiana, che ha trovato riscontro in numerosissime opere d'arte.

    Nelle chiese cristiane ortodosse, il 6 gennaio si celebra la Nascita di Gesù, a causa di una differenza fra calendario gregoriano, in uso in occidente dal 1581, e il calendario giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.

    Aspetti folkloristici e culturali dell'Epifania [modifica]

    Nelle varie culture la celebrazione dell'Epifania si accompagna a simboli e tradizioni diverse di derivazione molto antiche (culti solari) frammiste a contaminazioni più recenti come:

    * la Stella Cometa che guida i Re Magi (tradizione orientale contaminata dal cristianesimo);
    * l'accensione di fuochi augurali (culti solari);
    * lo scambio di doni;
    * le feste popolari;
    * la tradizione dei regali ai bambini (nella calza), viva soprattutto nei paesi di tradizione cattolica. Portati dai Re Magi in Spagna; dalla Befana (impersonificata da una vecchia brutta ma buona, e legata secondo la tradizione all'adorazione dei Re Magi) in alcune parti d'Italia.


    Visto l'alto numero di befane presenti nel forum.......ecco alcuni cenni storici :)


    Da ciò si arguisce che trattasi di fenomeno tipicamente femminile :)
     
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106 replies since 6/1/2008, 10:15   773 views
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