IPOFISITE AUTOIMMUNE

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  1. gin8
     
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    QUALCUNO MI PUO AIUTARE
     
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  2. kettyfoy
     
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    non conosco questa patologia ma penso che prima o poi qualcuno potrà aiutarti.
    perchè non ci racconti un pò di te?



    BENVENUTA DA KETTY E WUILLIAM
    la sua storia la trovi sotto.
     
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  3. rosaria1956
     
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    ciao Gin benvenuto, mi dispiace anche io non conoso questa patologia, per approfondire ho cercato un po' in internet ed ho trovato queste notizie:

    http://www.endocrinologia.net/endo0004.htm
    L’Ipofisite Linfocitaria o Ipofisite Autoimmune è una patologia infiammatoria (e non tumorale) dell’ipofisi, rara, ad eziologia incerta, presumibilmente autoimmune come dimostrato dal reperto in alcuni pazienti di autoanticorpi anti-cellule ipofisarie, nonché dal fatto che in circa il 50% dei casi può coesistere una patologia autoimmune associata (tiroidite di Hashimoto, ipoparatiroidismo, ipocorticosurrenalismo, gastrite cronica atrofica, anemia perniciosa). Una caratteristica peculiare di questa rara malattia è rappresentata dal fatto che interessa prevalentemente le donne, con frequente esordio durante il terzo trimestre di gravidanza o nel periodo immediatamente successivo al parto.

    Il quadro clinico è costituito prevalentemente da un variabile grado di ipopituitarismo (ossia di insufficienza funzionale ipofisaria e conseguentemente delle rispettive ghiandole endocrine da essa stimolate Þ ipotiroidismo secondario e/o ipocorticosurrenalismo secondario e/o ipogonadismo secondario), spesso con evidenza TAC di lesione espansiva (a tipo ‘adenoma’) intrasellare, non infrequentemente associato a iperprolattinemia e galattorrea. L’iperprolattinemia appare secondaria alla compressione del peduncolo ipofisario da parte della massa flogistica e/o alla flogosi dello stesso; è stata ipotizzata inoltre anche l’esistenza di ipotetici anticorpi stimolanti le cellule lattotrope (ossia le cellule secernenti prolattina) analoghi a quelli stimolanti le cellule tiroidee nel morbo di Basedow (che è una forma di ipertiroidismo ad eziologia autoimmune).

    In genere l’ipofisi interessata da tale malattia è aumentata di volume ed istologicamente, quando si effettua una biopsia, mostra una diffusa infiltrazione di linfociti e plasmacellule, spesso in forma di follicoli con centri germinativi. Allorquando, con il progredire del processo infiammatorio, il parenchima ipofisario infiltrato da linfociti e plasmacellule va incontro a progressiva distruzione, compaiono i segni ed i sintomi clinici dell’insufficienza funzionale ipofisaria che vanno corretti con adeguata terapia ormonale sostitutiva.


    ....mi dispiace davvero non so dirti altro se non che dovreati essere seguita da un buon endocrinologo.
    So che a Pisa sono bravissimi, il Prof. Pinchera e la sua equipe credo siano tra i migliori d'Italia.

    Se ti và raccontaci un po' di te e di questa patologia così rara che ti ha colpita.
    Nel Libro degli Ospiti, se ti presenti, tutti ti vedranno, ti leggeranno e potranno salutarti.
    Ciao a presto.
     
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  4. ger74
     
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    nemmeno io so aiutarti, nonostante abbia un adenoma ipofisario secernente prolattina ma non credo sia la stessa cosa.
     
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3 replies since 11/10/2008, 12:03   4776 views
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