rhus toxicodendron

efficace contro fibromialgia e dolori reumatici

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  1. francescahermione
     
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    Non siamo le uniche a pensarla in questo modo:

    La medicina alternativa piace sempre di meno agli italiani

    Si sta riducendo costantemente in Italia il numero di coloro che preferiscono le terapie non convenzionali. Dopo il boom registrato alla fine degli anni ’90, omeopatia, fitoterapia, agopuntura, chiropratica stanno suscitando sempre meno interesse. Tanto che dall’indagine pubblicata oggi dall’Istat sulle terapie non convenzionali in Italia risulta che i nove milioni di italiani che nel 1999 si rivolgevano alle cosiddette medicine alternative si sono ridotti a 7,9 milioni nel giro di cinque anni.

    - Omeopatia sempre al primo posto: nonostante la crisi generale delle medicine non convenzionali, l’omeopatia continua ad essere la più richiesta. La sceglie infatti il 7,0% di coloro che si rivolgono alle terapie non convenzionali, dopo il picco dell’8,2% del 1999. È seguita dai trattamenti manuali, come osteopatia e chiropratica (ridotti dal 7,0% al 6,4%), fitoterapia (3,7%) e agopuntura (0,4%).

    - Identikit degli utilizzatori: sono soprattutto adulti, colti e vivono nel Nord, ma tra i maggiori utilizzatori ci sono senza dubbio bambini e ragazzi fino a 14 anni. Dall’inchiesta Istat risulta che chi preferisce le cure non convenzionali ha un’età compresa fra 25 e 64 anni, con un picco fra coloro che hanno fra 33 e 44 anni. In questa fascia di età oltre il 20% delle donne ha utilizzato cure alternative, contro il 14,6% degli uomini della stessa età. In generale, la propensione a utilizzare la medicina alternativa aumenta col titolo di studio: il 18,7% di laureati e diplomati ha utilizzato almeno una volta una terapia non convenzionale, contro il 13,5% di coloro che hanno la licenza media e il 9,2% di chi ha la licenza elementare.

    - I fedelissimi vivono nel nord-ovest: il 21,9% di coloro che hanno utilizzato cure non convenzionali negli ultimi tre anni vive nell’Italia nord-orientale, contro il 17,9% di chi vive nel Nord-Ovest, il 13,6% del Centro, il 7,0% delle isole e il 5,4% del Sud. Tra le regioni, la Provincia autonoma di Bolzano è al primo posto per utilizzatori (34,3%), seguita da Valle d’Aosta (24,1%), Provincia autonoma di Trento (22,1%) e Friuli Venezia Giulia (21,4%). Sono in coda Basilicata e Campania (4,8%), Calabria (5,1%),Sicilia (5,5%), Puglia (5,6%) e Molise (5,8%).

    - Le donne le più affezionate: a rivolgersi alle terapie non convenzionali sono soprattutto le donne (4,7 milioni, pari al 15,8%, contro 3,1 milioni di uomini, pari all’11,2%). Anche per le donne l’omeopatia è al primo posto (8,8% contro il 5,1% degli uomini), seguita da fitoterapia (4,8% contro 2,6%). Le differenze sono invece meno accentuate per agopuntura (preferita dal 2,2% delle donne contro l’1,5% degli uomini) e trattamenti manuali (7,1% contro 5,7%).

    - Cure alternative per 1 bambino su 10: i giovanissimi fino a 14 anni sono fra i maggiori utilizzatori delle cure non convenzionali, tanto che dall’inchiesta Istat emerge che il 9,6% di essi ha ricevuto queste terapie e che nel 31,0% dei casi i loro genitori utilizzano regolarmente le cure alternative. Il ricorso più frequente si registra nei bambini da tre a cinque anni (10,7%). L’omeopatia è al primo posto, utilizzata nel 7,9% di bambini e ragazzi.


    da www.lastampa.it
     
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11 replies since 24/8/2007, 01:05   8348 views
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