Noi malati e il sesso...

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  1. Pao Fufina
     
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    Grazie Lorenza :wub:
    la tua esperienza, unita alle tue opinioni, mi sta facendo pensare molto...
    Grazie ancora :wub:
     
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  2. monstiz
     
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    CITAZIONE (Pao Fufina @ 13/8/2009, 13:23)
    E' appurato che il sesso fa bene, un po' come la cioccolata, fa produrre endorfine che aumentano il buon umore e attenuano il senso del dolore, ma se uno prova dolore anche nel mentre? :blink:

    ecco perhè ho scritto "prova con la cioccolata"
     
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  3. amorepsiche
     
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    bella questa discussione!!!
    io mi trovo ad affrontare questa cosa ora, con la vertebra rotta...
    l'artrite per ora non mi ha ancora creato grossi problemi a riguardo...se sento dolore fisico cerco (ora è difficile non andare nei particolari, ci provo altrimenti gli admin mi richiamano all'ordine!! :o: :P ;) ) di stare in maniera tale da non aumentare questo dolore!
    io credo però, leggendo i tuoi aggiornamenti Pao, che tu abbia passato un periodo piuttosto pesante, ripiombando nell'artrite e sapendo delle varie erosioni, e questo pesa nella sfera intima..
    e intuendo dalle tue parole l'affiatamento che hai con il tuo fufino, credo che troverete presto il modo per passare anche questo ostacolo!!
    ps: io poi non faccio testo in questo periodo, sono talmente euforica con i preparativi che gli ormoni li ho anche nel cervello!!!!
     
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  4. Pao Fufina
     
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    Grazie Elena :wub: e goditi i tuoi ormoni :woot: :woot:
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    STUDIO NORVEGESE
    Artrite: il sesso non sia tabù
    I malati reumatici chiedono ai loro medici di poterne parlare

    MILANO - «Sesso: parliamone»: si è intitolata così una delle sessioni dedicate alle associazioni dei pazienti nell’ambito del congresso dell’EULAR, l’European League against Rheumatism di Copenaghen. «In quell’occasione abbiamo potuto verificare come l’Italia sia anni luce dalla consapevolezza che all’estero c’è di questi problemi» spiega Antonella Celano, presidente dell’ANMAR, l’Associazione Nazionale Malati Reumatici. A Copenaghen tra gli altri è stato presentato lo studio di un gruppo di reumatologi norvegesi che ha sottolineato come i malati reumatici avvertano l’esigenza di ricevere informazioni su come gestire la loro vita sessuale, per esempio in relazione alla comparsa del dolore o a eventuali effetti collaterali dei farmaci che possano interferire con essa.

    LO STUDIO - «Abbiamo rivolto interviste semistrutturate a una ventina di adulti di entrambi i sessi tra i 29 e i 66 anni di età» racconta Ylva Helland, dell’Ospedale Diakonhjemmet di Oslo, «integrando poi queste risposte con quelle emerse in due gruppi di discussione costituiti sempre da malati reumatici». Nella loro esperienza, solo quattro dei partecipanti all’indagine hanno riferito di essere stati interpellati dai propri curanti sulla loro vita sessuale o di relazione durante le visite. «Eppure la maggior parte degli intervistati ritiene che l’argomento dovrebbe essere affrontato di routine» prosegue la reumatologa norvegese, «perché non è raro che la malattia interferisca con questa importante componente della vita». Solo pochi hanno invece dichiarato di preferire che il tema non venisse trattato, perché troppo intimo o ritenendo che i medici non abbiano tempo di occuparsi anche di questo. «Purtroppo questa idea sembra suffragata dai fatti» ammette Helland. «Gli unici due pazienti che hanno riferito ai loro curanti difficoltà di erezione o calo della libido conseguenti all’uso dei farmaci per la loro malattia hanno trovato dall’altra parte disinteresse per questi effetti collaterali». Effetti che però sono tutt’altro che rari, dato che sono stati riferiti da 5 dei 13 uomini intervistati.

    RICHIESTA SILENZIOSA - Sebbene la maggior parte dei malati reumatici norvegesi intervistati vorrebbe poter parlare di questi argomenti con il proprio medico, va detto che solo raramente questa richiesta viene espressa a parole. «Se questo è vero in Norvegia» commenta Celano, «tanto più vale per l’Italia, dove il tabù su questi argomenti è ancora più radicato. Alle nostre associazioni, tramite e-mail o richieste telefoniche ai numeri verdi, arrivano parecchie richieste di informazioni a tale proposito» prosegue. «Ma quando chiediamo agli associati perché non rivolgano le medesime domande ai loro medici, la maggior parte risponde che non lo fa per pudore o che, al contrario, è il medico a sviare la questione, eludendola o sottovalutandola». La portavoce dei malati reumatici sostiene invece che tutti avrebbero diritto a una vita affettiva piena, anche al di là dell’atto sessuale in sé: «A tale scopo in altri paesi il reumatologo è affiancato da un sessuologo, da un terapista occupazionale e da uno psicologo, che si occupano anche di questi aspetti, sostenendo non solo il malato, ma anche il suo partner» conclude.

    Roberta Villa
    17 agosto 2009

    fonte: Corriere.it http://www.corriere.it/salute/reumatologia...44f02aabc.shtml
     
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18 replies since 13/8/2009, 12:23   2321 views
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