Cure alternative per connettivite indifferenziata

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  1. Magda 61
     
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    Ciao a tutti, vi ricordate di me? Sono Magda, presente da qualche mese su questo forum per problemi reumatologici, più precisamente una presunta connettivite indifferenziata.
    E' passato un po' di tempo dall'ultimo mio post, contrariamente a quello che accade a molti affetti dal mio stesso problema, l'estate è stata positiva per i miei dolori, che pur non essendo scomparsi mi hanno permesso di vivere con solo con qualche fastidio, sono riuscita a fare trekking in montagna accusando un po' di male durante le discese più ardue... e questo mi ha ridato un po' di vigore. Il mare, il sole nello specifico non mi hanno procurato alcun problema.
    Ora però ci risiamo, settembre lo scorso anno mi ha fatto scoprire di avere questo problema ed ora mi ricorda che il problema è ancora lì! Già da una settimana sono costretta a prendere quotidianamente Nimesulide. Il dolore gira un po' tutte le articolazioni: oggi una spalla poi dopo qualche giorno un gomito, poi l'altra spalla, dopo un ginocchio... quando però colpisce più artcolazioni contemporaneamente tipo spalla gomito polso e dita della stessa mano diventa insopportabile perchè perdo quasi completamente l'uso di quell'arto. A voi succede lo stesso?
    Ho fissato nuovamente la visita con la mia reumatologa, nel frattempo rifarò tutti gli esami ematici di controllo, vediamo come sono gli AB ANA a distanza di parecchi mesi! Però so già che dovrò iniziare a curarmi utilizzando cortisone, plaquenil ecc.ecc. Speravo di non doverci arrivare.....
    Qualcuno di voi ha provato con la medicina alternativa? Per intenderci omeopatia, agopuntura per il dolore.....
    Naturalmente non ho intenzione di abbassare la guardia, ovvero vorrei tenermi monitorata per non correre rischi di evoluzione di questa connettivite, ma nello stesso tempo sono tentata a provare altre soluzioni poichè mi pare che la medicina tradizionale non presenti poi grossi assi nella manica. Cosa ne pensate?
     
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  2. rosaria1956
     
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    Cara Magda, come giustamente anche tu dici, con le malattie reumatiche autoimmuni non è proprio il caso di abbassare la guardia e di lasciare le terapie sicuramente già testate per la loro efficacia.
    Anni fa, ricordo, ho praticato agopuntura, presso l'Ospedale Cardarelli di Napoli e il medico agopuntore mi diceva sempre che, nel mio caso (artrite reumatoide) non dovevo mai assolutamente abbandonare la terapia di fondo e che l'agopuntura era solo un aiuto a far si che fosse ottimizzato al massimo il potere antinfiammario dei farmaci che assumevo.
    Come vedi, un medico cosciente e onesto, e tra l'altro che opera in una struttura pubblica con terapia a carico del S.S.N. mi ha consigliato la massima prudenza ed è lo stesso consiglio che mi sento di dare a te.
    Recati alla visita con il reumatologo con tranquillità e vedrai che, adeguatamente controllata con una buona terapia di fondo, la tua patologia migliorerà sicuramente.
    Tienici informati su cosa ti dirà il medico.
    Ti abbraccio. Rosaria
     
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  3. ILEANA
     
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    Ciao Magda che piacere risentirti anche se a portarti qua è un nuovo peggioramento delle tue condizioni.
    Se non ricordo male la diagnosi dei tuoi problemi era ancora in forse in quanto c’era la possibilità che si trattasse di un’ artrite reattiva.
    Il fatto che tu sia riuscita a trascorrere l’estate in maniera così intensa facendo addirittura trekking e che anche il sole non ti abbia creato problemi sicuramente sono evidenti segnali che la malattia non è molto aggressiva, anche perché tu stessa riferisci di riuscire a tenerla a bada semplicemente con il nimesulide.
    Vedi Magda di fronte ad una connettivite non sono tanto i dolori a preoccupare il reumatologo ma piuttosto il valore degli anticorpi potenzialmente pericolosi per il manifestarsi di possibili complicanze.
    Il plaquenil viene assunto anche da chi non ha nessun dolore, perché è un farmaco di fondo che controlla la malattia.
    Riguardo alla medicina alternativa io mi sono avvicinata inizialmente(omeopatia e shiatsu) , quando ancora brancolavo nel buio ma nel mio caso non ha prodotto alcun beneficio, ma addirittura in quel periodo continuavo a peggiorare.
    E’ ovvio la medicina tradizionale utilizza unicamente preparati chimici che se da una parte riducono i sintomi, dall’altra bisogna fare i conti con gli effetti collaterali.
    Però personalmente non posso fidarmi di terapie alternative che funzionano solo se ci credi oppure solo su pochi soggetti più fortunati di altri.
    Non posso sperare di essere uno di quelli perché purtroppo sono solo la minoranza, per non parlare poi degli elevati costi che queste comportano.
    Penso in ogni caso che se uno vuole provare è giusto che lo faccia, sulla base poi dei risultati ottenuti si può valutare eventualmente la possibilità di ridurre l’impiego di alcuni farmaci, e’ logico che dipende sempre dalla gravità dei sintomi e dalla severità della malattia stessa, io in ogni caso io sono molto scettica sulla possibilità di riuscire a sostituire completamente la terapia tradizionale, magari fosse possibile, ma purtroppo per ora non ci sono ancora risultati dimostrati scientificamente che possano far ben sperare in tal senso.

    Un caro saluto
    Ileana





     
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2 replies since 8/9/2005, 11:52   5656 views
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