Lezioni sulla meditazione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. doctormahony
     
    .

    User deleted


    Mi sono state chieste diverse informazioni sulla meditazione. Ne approfitto quindi per scrivere alcune lezioncine che spero possano essere utili, dando anche ove possibile alcuni riferimenti.
    Il termine "meditazione" non è qualcosa di lontano o di esoterico, ma è qualcosa che tutti dovremmo fare tutti i giorni: fermarci ed ascoltare. La meditazione infatti tecnicamente è un addestramento dell'attenzione. Certo siamo abituati a sentirne parlare nel buddhismo, nel daoismo, o in altre filosofie orientali, ma anche nel cristianesimo e in altre religioni. Ma non serve abbracciare un particolare credo per poter meditare. Anzi, a volte meditiamo spesso inconsapevolmente.
    E' facile spostare l' attenzione su qualcosa che ci interessa, molto piu difficile è imparare a mantenervela. Ciò che qui ci serve, al di là della bellezza incomparabile delle filosofie, delle religioni e dei modi di pensare che sottostanno alla meditazione, è come sfruttarne i meccanismi per ottenere il massimo risultato per quanto riguarda la nostra salute.
    Il punto di partenza è trovare un oggetto su cui mantenere la nostra attenzione. Può essere il nostro respiro, un colore, un suono, un mantra (la ripetizione di qualcosa di significativo), o tutto quello che ci può piacere. E ciò ha degli effetti psicofisiologici meravigliosi per la salute fisica e psicologica.
    La prossima volta comincio a dare degli esempi pratici. Intanto consiglio qualche testo da leggere: "La forza della meditazione", di Daniel Goleman, e "Come smettere di farsi le seghe mentali" di Giulio Cesare Giacobbe.

    Edited by doctormahony - 30/10/2008, 02:13
     
    .
  2. LLorenza
     
    .

    User deleted


    scusate, ma che fine ha fatto il dott. mahony?
    ho dimenticato di chiederlo in chat a gorla.
     
    .
  3. doctormahony
     
    .

    User deleted


    Sono tornato...mi dispiace per voi ma ci sono ancora :D
    Appena riesco vi ricopierò alcuni passi di un testo sullo zen che vi consiglio, oltre ad altri che vi dirò....

    Edited by doctormahony - 16/12/2008, 16:05
     
    .
  4. Renza
     
    .

    User deleted


    Non si preoccupi dottore! Noi siamo qui ad aspettarLa e, in sua assenza,..... meditiamo !!!

    (anche il sorridere è un ottimo rimedio!! ^_^ )
     
    .
  5. selvaggia59
     
    .

    User deleted


    Io sono una che si fà le seghe mentali continuamente
    azz...........aspetto di saperne di più da lei allora caro dottore
     
    .
  6. doctormahony
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (selvaggia59 @ 12/12/2008, 00:50)
    Io sono una che si fà le seghe mentali continuamente
    azz...........aspetto di saperne di più da lei allora caro dottore

    Le seghe mentali sono una cattiva abitudine: è il cervello che continua a lavorare senza un motivo. O meglio, i motivi ci sono, ma andrebbero elaborati in maniera diversa, e il cervello dovrebbe poter avere la possibilità di riposarsi....Staccare, in modo da far riposare il nostro povero cervello e di conseguenza anche il nostro corpo. A qualcuno è mai successo di scendere dall'autobus e di trovarsi dopo un po' con il biglietto ancora in mano? Ecco, come portare un piccolo peso inutile; ivece le seghe mentali sono "come portare grandi pesi inutili". Non vi ricordate forse che a scuola ci insegnavano che quando facciamo un esercizio di matematica e non ci riesce allora dovevamo staccare per un po? poi, quando lo si riprendeva, spesso (se lo sapevamo fare chiaramente) le cose andavano meglio.
    Se il nostro cervello lavora, lavora e lavora continuamente in maniera consapevole o meno, sapete quante energie psicologiche e fisiche ci consuma? Se si è sempre in tensione mentalmente, secondo voi quanti input di "allarme" arrivano al corpo? Non possiamo quindi forse pensare che la fibromialgia sia causata (tra le tante cose) da dei comandi del cervello che "spingono" il corpo ad essere sempre in tensione? Questo grazie (o meglio, per colpa) di stress accumulati.
    Che cosa bisogna fare per "distrarre" la nostra attenzione? Be, è un trucco vecchissimo: cosa si fa quando un bambino piange? gli si da una cosa che gli piace, lo si fa distrarre. Ma non gli si puo dire "distraiti"; cosi anche a noi adulti quando siamo nervosi non è il massimo dire "rilassati" (provate a dire a qualcuno che ha un atacco di panico di rilassarsi: se non vi tira un pugno è solo per bontà...), ma bisogna dare alla mente un diversivo, qualcosa che tenga occupato il nostro "elaboratore centrale".
    Mi spiegherò meglio andando avanti.
     
    .
  7. Renza
     
    .

    User deleted


    Ok! Fin qui ci sono (buonasera dottor Mahony).

    Ultimamente quando il mio cervello "macina" un po' troppo utilizzo un mantra (una specie di parola tormentone, vedi il libro che Lei ha suggerito ed io a suo tempo lessi) per creare una forma di distrazione da penseiri spesso non pensati e che sono fiumi in piena e talvolta prendono la... tangente!). In "superficie" l'esercizio pare funzioni ma, quel che avviene oltre la coscienza, beh, questo non so dirlo...
     
    .
  8. selvaggia59
     
    .

    User deleted


    Grazie ci sono arrivata anche io fino a qui....................ma vale solo per chi ha la fibro o anche per me che ho
    la connettivite mista?
     
    .
  9. Renza
     
    .

    User deleted


    dottor Mahony?
     
    .
  10. cri68
     
    .

    User deleted


    a me hanno suggerito di scaricare la rabbia..i pensieri ecc ecc si insomma quello che ci disturba (anche verso una persona) scrivendo a mano libera e poi bruciare lo scritto e tenerne la cenere...che dai tempi dei tempi "purifica" e metterla ai piedi un albero che ci piace...che ci ricorda qualcosa.....


    bà, nn so..... lei dottore che ne pensa?
     
    .
  11. selvaggia59
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (cri68 @ 17/12/2008, 11:57)
    a me hanno suggerito di scaricare la rabbia..i pensieri ecc ecc si insomma quello che ci disturba (anche verso una persona) scrivendo a mano libera e poi bruciare lo scritto e tenerne la cenere...che dai tempi dei tempi "purifica" e metterla ai piedi un albero che ci piace...che ci ricorda qualcosa.....


    bà, nn so..... lei dottore che ne pensa?

    Cri la religione Wicca dice questo lo sapevi
    anche abbracciare un albero e camminare a piedi nudi
    scusi dot se ho risposto ma adesso a lei la parola
     
    .
  12. cri68
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (selvaggia59 @ 17/12/2008, 15:59)
    CITAZIONE (cri68 @ 17/12/2008, 11:57)
    a me hanno suggerito di scaricare la rabbia..i pensieri ecc ecc si insomma quello che ci disturba (anche verso una persona) scrivendo a mano libera e poi bruciare lo scritto e tenerne la cenere...che dai tempi dei tempi "purifica" e metterla ai piedi un albero che ci piace...che ci ricorda qualcosa.....


    bà, nn so..... lei dottore che ne pensa?

    Cri la religione Wicca dice questo lo sapevi
    anche abbracciare un albero e camminare a piedi nudi
    scusi dot se ho risposto ma adesso a lei la parola

    no, simo nn lo sapevo
    quindi nn è una "cretinata" chi me lo ha detto aveva delle basi x dirmelo.....penso anche nella medcina "orientale" valga questa cosa...come dicono ci voglia un ANNO INTERO per assorbire,almeno in parte, la morte di una persona cara......

    ho fatto la domanda al dottore...ma mi interessanoa nche esperienze personali se ne avete :wub: :)
     
    .
  13. selvaggia59
     
    .

    User deleted


    Si cri......magari in msn ti racconto
    comunque anche la Chinesiologa
    adopera questi sistemi
     
    .
  14. LLorenza
     
    .

    User deleted


    diciamo che quelli che avete citato sono rituali che servono per oggettivare un dolore.
    del resto quando parliamo di qualcosa, il solo fatto di parlarne lo circoscrive e lo rende 'manovrabile'.
    scrivere significa avere un prodotto, qualche cosa che non è più l'informe che sentiamo dentro di noi.
    quando mettiamo 'in forma' un dolore, riusciamo a guardarlo con distacco, anche perchè lo trasformiamo in qualche cosa che ha una sua vita ed è qualcosa di vitale. vale anche per l'arte che tra i suoi significati ha quello di trasformare un dolore in qualcosa di vitale.

    per quanto riguarda i tempi del lutto, sono soggettivi. per mia esperienza posso dire che una spinta verso la malattia secondo me l'hanno data la morte di mia madre e un grosso dispiacere sentimentale.

     
    .
  15. Renza
     
    .

    User deleted


    assolutamente in accordo con Lorenza sull'ultima affermazione. Esiste una correlazione srtettissima tra soma e psiche, ne sono fermamente convinta...
     
    .
24 replies since 29/10/2008, 15:12   1878 views
  Share  
.