FARMACI BIOLOGICI NEGATI IN SICILIA

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  1. Giuseppe54
     
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    Era già successo nel 2004 e nel 2005, ormai sta diventando una situazione insostenibile.
    le risorse economiche della sanità siciliana non riescono a garantire le cure e quindi la salute ai cittadini, eppure se ne sprecano di soldi anche qui, ma stavolta andremo fino in fondo.
    Allego le lettera che ho scritto all'Assessore regionale ed a tutti gli altri indirizzi e con essa l'indirizzo e-mail dello stesso,qual'ora qualcuno di voi volesse " rimproverarlo".

    All’ Assessore Regionale alla Sanita
    Prof. Roberto Lagalla
    p.c. Al Presidente della Regione Siciliana
    On. Salvatore Cuffaro
    All’ Ispettore Sanitario Regionale
    Dr. Saverio Ciriminna
    A tutte le ASL Siciliane
    Al Tribunale dei diritti del Malato
    Alla A.DI.PSO.- SICILIA
    Alla A.SI.M.A.R.
    Alla A.I.R.A.
    Al Giornale di Sicilia
    A La Sicilia
    A Repubblica – Palermo

    OGGETTO:Mancata fornitura di Farmaci Biologici,
    per cure malati reumatici in Sicilia.

    Giornale di Sicilia del Venerdì 26 Ottobre 2007: “Non c’è alcuna direttiva regionale che individui un ridimensionamento dell’uso di questi farmaci, purché siano dispensati dai centri individuati come idonei al trattamento e soltanto quando le terapie tradizionali non abbiano dato la risposta voluta”.
    Onorevole Assessore,
    queste parole virgolettate sono Sue, e risalgono a meno di un mese addietro, pronunciate a seguito di una conferenza stampa di protesta dei malati di Psoriasi, svoltasi a Palermo presso la Villa Malfitano.
    Chi le scrive è Giuseppe Di Gesaro , 53 anni , malato cronico reumatico, in cura presso il centro Antares dell’Ospedale Cervello di Palermo fin dal Febbraio 2003, con un nuovo farmaco biologico, (Humira-Adalimumab), oggi in commercio, ed efficacemente utilizzato nella terapia contro gli effetti devastanti della Artrite Reumatoide, malattia reumatica di origine autoimmune, cronica e invalidante.
    Nell’ambito della lotta a questo tipo di malattie, lo stesso, è Referente per la Sicilia della Associazione Italiana Reum-Amici ( A.I.R.A.) con sede in Viale Pavia,26 – LODI.
    Le scrive per segnalarle che ha già ricevuto le proteste di vari malati associati e di altri sfortunati amici che , nonostante le Sue assicurazioni del mese scorso, lo stesso come gli altri, in questa e nelle scorse settimane, non hanno più ricevuto i loro farmaci biologici essenziali per la prosecuzione delle varie terapie a cui sono sottoposti.
    Non sarebbe il caso, ma mi corre l’obbligo di ricordaLe che l’art. 32 della Costituzione Italiana recita: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…”; ciò in questo momento non sta accadendo, e non può essere inquadrato fra tutte le cose che non avvengono o fra i tanti diritti negati ai cittadini in genere.
    Se la Sanità in Sicilia ha dei problemi di bilancio il “merito” non è certamente delle persone che hanno bisogno di cure, ma deve piuttosto essere ascritto alla classe dirigente-amministrativa che tanti “meriti” reclama, per dotarsi di più corposi curriculum che possano procurare sempre più lucrosi contratti con la Pubblica Amministrazione.
    Sappia che quanto sta accadendo adesso è già accaduto in passato e che a seguito del diniego temporaneo delle risorse economiche per l’acquisto dei farmaci biologici , sono state emesse condanne, da parte dei Tribunali del Lavoro, ai sensi dell’Art. 700 del Codice di Procedura Civile- in varie parti d’Italia - di quegli amministratori che poco diligentemente non avevano previsto nei bilanci delle aziende gestite, le somme necessarie alla fornitura dei farmaci necessari a non interrompere i Piani Terapeutici.
    La interruzione improvvisa e repentina di un Piano Terapeutico complesso, delicato e vitale come quello che accompagna giornalmente un malato cronico reumatico , non è certamente cosa di poco conto o da prendere alla leggera, perché possono verificarsi gravi situazioni che certamente in casi estremi richiederebbero l’accertamento delle responsabilità ai vari livelli compresi fra la medicina di base e i vertici amministrativi delle ASL o AUSL Ospedaliere ed allora potrebbe non bastare il classico scaricabarile.
    Potrei tralasciare di parlare di come vengono curati in altre parti d’Italia i malati cronici reumatici, ma non posso esimermi dal rappresentarLe , che mentre altrove, gli stessi, ritirano i farmaci nelle farmacie sottocasa, sulla base di Piani Terapeutici super vistati e controllati; in Sicilia ancora oggi molti malati devono percorrere centinaia di chilometri per andare a ritirarli –quando ci sono- presso le farmacie delle AUSL che ospitano i Centri autorizzati alla loro distribuzione, che come Lei sa non sono tanti.
    Quanto avviene in questi giorni, mi obbliga a denunciare il fatto che le nostre cure non solo sono rese difficili dalla burocrazia –cosa di per se gravissima - ma ci vengono addirittura negate , anche perché qualche Manager o Direttore Generale deve far quadrare il bilancio dell’Azienda che dirige, o perché il personale dei centri autorizzati e delle farmacie ospedaliere, non ritiene opportuno insistere più di tanto per ovvi ed opportuni motivi legati alle condizioni di lavoro.
    In questo momento molti malati reumatici non ricevono il principio attivo biologico di cui hanno vitale bisogno , e di questo qualcuno dovrà risponderne, nelle non remote eventualità che ciò possa provocare ulteriori danni alla loro già grave condizione di malati cronici; molti di loro probabilmente non hanno presente i danni che potrebbero subire e sicuramente qualcuno starà anche pregando, ma il tempo delle fatalità è finito e tutti sappiamo che ciò che accade ha sempre una causa scatenante , in questo caso le cause sono già note e non sarà difficile chiederne conto a coloro che avrebbero potuto evitarle.
    Confido nel fatto che Ella farà di tutto per mantenere fede alle dichiarazione del 26 Ottobre u.s. così come posso assicurarle che non verrà lasciato nulla di intentato per avere riconosciuto il nostro diritto ad essere curati, anche qui in Sicilia, ora , sempre e fino a quando ne avremo necessità.
    Tenga molto presente che non stiamo protestando per avere sovvenzioni, contributi, sussidi o assistenza ed abbiamo coscienza del fatto che la nostra salute - ancorchè precaria – ha un costo elevato, ma abbandonarci a noi stessi, invalidi , cronici e non curati, per la società ha sicuramente costi maggiori.
    Non possiamo pagare noi , con la salute, gli sprechi che si sono consumati e si continuano a consumare in Sicilia e non ci consola affatto pensare che abbandonarci condurrà altri a pagare per le loro omissive responsabilità.

    Giuseppe Di Gesaro

    Referente A.I.R.A per la Sicilia
    Recapito:
    Giuseppe Di Gesaro
    Referente AIRA - Sicilia
    Via Turistica, 39
    90026 Petralia Soprana –PA
    Cellulare: 335-285348
    e-mail: [email protected]


    l'indirizzo e-mail dell'assessore Regionale è il seguente. [email protected]

    grazie
     
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12 replies since 24/11/2007, 17:18   1552 views
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